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Regioni Italiane: LA LIGURIA
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Francesca Ur, in Liguria · 25 Febbraio 2021
La Liguria (in fondo alla pagina c'è il bellissimo video guardalo!) è una delle regioni più piccole d'Italia, dopo Valle d'Aosta e Molise, ma è una delle più densamente popolate. Per indicare questa area il termine in uso fino a tutto il '700 e buona parte dell '800 era “genovesato” mentre il termine "Liguria" si affermò più tardi, e fino a quel tempo era una parola del linguaggio erudito, usata per indicare una regione dell'epoca romana, più estesa dell'attuale Liguria, di cui l'odierna regione con capoluogo Genova costituiva solo una parte.



La Liguria gode di un clima mediterraneo ma non uniformemente dato che risente della morfologia accidentata del suo territorio per gran parte montuoso, aperto su un mare decisamente caldo in rapporto alla sua latitudine relativamente elevata. I fattori morfologici principali sono infatti due: la forma ad arco aperto verso mezzogiorno della regione e la dorsale montuosa che fanno sì che d'inverno si verifichi pioggia e neve a quote basse mentre l'estate è moderatamente calda ma piuttosto afosa. Caratteristico è il fenomeno della macaia che forma un compatto strato di nuvolosità medio-bassa che può interessare senza soluzioni di continuità gran parte della riviera e dei versanti costieri della regione.



Parchi nazionali e regionali
La Liguria è una terra ricca di bellezze naturali in cui convivono un parco nazionale, nove parchi regionali, tre riserve naturali e una nazionale per una superficie complessiva di circa sessantamila ettari. A queste istituzioni si deve aggiungere la celebre e antica Alta Via dei Monti Liguri (AVML), un itinerario escursionistico lungo circa 440 km che percorre tutta la linea dorsale dell'Appennino ligure. La tutela del mare è affidata a due aree marine protette e al celebre Santuario per i mammiferi marini, quest'ultimo a salvaguardia di un tratto di mare compreso tra il territorio francese-monegasco (Costa Azzurra, Corsica e Principato di Monaco) e il tratto italiano (Liguria e Toscana).

Parco nazionale delle Cinque Terre
Parco naturale regionale delle Alpi Liguri
Parco naturale regionale dell'Antola
Parco naturale regionale dell'Aveto
Parco naturale regionale del Beigua
Parco naturale regionale di Bric Tana
Parco naturale regionale di Montemarcello-Magra
Parco naturale regionale di Piana Crixia
Parco naturale regionale di Portofino
Parco naturale regionale di Porto Venere

Riserve naturali
La Riserva naturale regionale di Bergeggi, 8 ettari, costituita da una piccola isola di roccia calcarea, l'Isola di Bergeggi.
La Riserva naturale regionale dell'Isola di Gallinara, 11 ettari.
La Riserva naturale regionale di Rio Torsero, 4 ettari.
La Riserva naturale Agoraie di sopra e Moggetto, 16 ettari è caratterizzata da quattro laghetti perenni.



Aree marine protette
Area marina protetta Cinque Terre, costituita da complessivi 4.591 ettari di estensione, si articola tra Punta Mesco e Riomaggiore.
L'Area naturale marina protetta e riserva di Portofino è estesa per 372 ettari nel tratto di mare protetto è compreso tra Camogli e la baia di Paraggi, unendo così le due aree geografiche del Golfo Paradiso e del Golfo del Tigullio. Il mar Ligure è anche parte del Santuario per i mammiferi marini.

Flora
La Liguria ha una superficie boschiva pari al 69% del proprio territorio, la più alta tra tutte le regioni italiane in percentuale e al tredicesimo posto in termini assoluti, la cui media è del 35%.
I più grandi patrimoni forestali sono ubicati nell'entroterra ligure. Imponenti sono le faggete che coprono i versanti appenninici più umidi. Le foreste alpine nell'alta val Tanarello, nella zona dell'imperiese, vede associare nelle quote inferiori il pino silvestre con il faggio e il larice alle pendici del monte Saccarello.
Molte specie sono state introdotte nei secoli dall'uomo come l'olivo, il castagno e il pino domestico; nella zona collinare prospiciente il mare le colture comprendono vite, olivo e alberi da frutta; nella fascia litoranea sono sporadicamente coltivati anche gli agrumi, soprattutto il limone. Nella Riviera dei Fiori sono celebri e conosciute le coltivazioni floricole all'aperto o in serra, attività che alimenta l'economia della zona.



Lungo la costa, la macchia mediterranea comprende specie quali la ginestra, l'alaterno, il lentisco, il mirto, il corbezzolo e il leccio, e tra gli arbusti aromatici presenti nella regione vi sono il timo, l'alloro e il rosmarino. Nelle zone più ventose, su suoli poco evoluti è presente la gariga formata da arbusti bassi e legnosi. Nella fascia marittima e in quella collinare sono prevalenti pinete di pino marittimo e, più raramente, di pino d'Aleppo.
Nelle località turistiche della costa - a partire dal XIX secolo - furono piantati alberi decorativi, per lo più originarie del nord Africa e delle regioni subtropicali dell'America del Nord, dell'Asia orientale e dell'Oceania, come molte specie di palme, diventate poi il "simbolo" della Riviera specie nel ponente ligure (Riviera delle Palme). Dalla regione asiatica provengono invece le piante di magnolia, anch'essa presente nei giardini della fascia costiera.
Il clima ligure ha favorito l'acclimatazione di tali specie, sostituendo a volte le piante mediterranee autoctone. Uno dei luoghi più esemplificativi sono i giardini di Villa Hanbury vicino a Ventimiglia, creati da una famiglia originaria dell'Inghilterra nell'Ottocento. Furono introdotte originariamente quasi 5 800 specie, ridotte negli anni a circa 2 000.

Fauna
Nell'estrema Riviera di Ponente sono presenti alcuni endemiti quali il colubro lacertino, il più grande serpente europeo, diffuso nell'Imperiese e nel Nizzardo, e della lucertola ocellata, un sauro dalla caratteristica livrea verde picchiettata a strie nere e con macchie rotonde azzurre sui fianchi detti ocelli. Nell'entroterra vi è la presenza del gallo forcello e vi sono popolazioni di camosci. Sul monte Saccarello - tra Liguria e Francia - è presente la marmotta, in seguito ad un intervento negli anni settanta del Novecento da parte dei cacciatori (nonostante la specie non sia cacciabile).



Tra gli uccelli si segnalano il passero solitario, l'occhiocotto, la sterpazzolina, il picchio rosso maggiore, il torcicollo, il cuculo e il codirossone; massiccia la presenza del merlo, del fringuello, dello zigolo e del pettirosso.
Folta la presenza dei rapaci notturni e diurni quali l'assiolo, la civetta, il barbagianni, l'allocco, il gufo comune e quello reale; della famiglia dei rapaci diurni si segnalano il biancone, la poiana, il gheppio, il nibbio bruno, il falco pecchiaiolo. Nelle zone tipicamente rocciose nidifica qualche rara coppia di aquila reale e del falco pellegrino (specie nelle coste del levante ligure), mentre nei fitti boschi cacciano l'astore e lo sparviero. Tra i rettili vi è possibile ammirare il biacco, la coronella girondica e la vipera. Tra gli anfibi la salamandra nera sostituisce, dopo la quota di 1800 m, la salamandra pezzata; alcuni di questi anfibi urodeli popolano diverse grotte della regione.
Anticamente vi era presso i boschi dell'Appennino ligure una massiccia presenza del lupo appenninico, specie animale che ha subito nel corso degli ultimi secoli moderni una quasi scomparsa fino ad una ripresa della specie in seguito a progetti di ripopolamento avviati verso la fine del XX secolo. Numerose sono invece le famiglie di cinghiali che talvolta si spingono, per la ricerca di cibo, nei centri abitati.

Storia
Il periodo storico più importante per la regione è il basso medioevo, con apice dalla metà del XIII secolo alla metà del XIV secolo. Ma la storia ligure in età medioevale va ricercata pure al di fuori degli odierni confini amministrativi della Liguria a partire dalla prima crociata, attorno alle attività - esplorative prima e commerciali poi - delle famiglie e degli alberghi per lo più genovesi, interessando comunque la vita delle persone di tutto il territorio regionale.
La forza economica della Repubblica marinara si manifesta con un impero coloniale ante litteram in senso fortemente e strettamente economico, con basi politiche fatte da una fitta rete di accordi politico-commerciali in tutto il Mar Mediterraneo ed il Mar Nero; dense sono le presenze mercantili liguri da Gibilterra sino all'Asia centrale, con testimonianze documentate in una miriade di porti e crocevia commerciali: da Southampton alla Corsica, come possedimento diretto della Repubblica di Genova per oltre sei secoli, e la Sardegna; dalla costa nordafricana, a Cipro, sino all'Armenia. E ancora l'Anatolia, la costa romena, le foci del Don e la Mesopotamia, con mercanti e costruttori navali a Baghdad.
Inoltre gli albori delle marine reali inglese, spagnola e soprattutto francese hanno radici nella scuola ligure, con la chiamata di maestranze dalle Riviere atte a formare maestri d'ascia e arsenali indipendenti. La Liguria si distinse storicamente anche in epoca mercantile e tardo medioevale per i suoi esploratori e ammiragli da Cristoforo Colombo sino ad Andrea Doria per citare i più noti.
A Seicento inoltrato iniziò una nuova e lunga decadenza che si protrarrà per tutto il Settecento, sino al periodo napoleonico e alla Rivoluzione industriale, momento della rinascita.
La caduta di Napoleone Bonaparte coincise con la fine dell'indipendenza della regione: dopo l'effimera e breve ricostituzione della repubblica genovese, nel 1814, il Congresso di Vienna decretò l'annessione al Regno di Sardegna. L'annessione della regione ligure al Regno d'Italia portò ad un nuovo inquadramento amministrativo del suo territorio; alle storiche province di Genova e di Porto Maurizio (quest'ultima assumerà, nel 1923, l'attuale denominazione "di Imperia" dopo la creazione dell'omonimo capoluogo imperiese) seguì l'istituzione della Provincia della Spezia (1923) nella zona più levantina della regione e nel corso del 1927 dell'ente provinciale savonese.

Economia
L'economia della Liguria è basata su aspetti particolari dei tre settori produttivi, generalmente correlati tra loro. Il settore primario si basa sostanzialmente su un'agricoltura di qualità, con produzioni specifiche e con garanzie di controllo particolari. La morfologia territoriale ligure condiziona pesantemente la natura delle produzioni agricole e quindi l'utilizzo stesso della terra, limitato alla costa e poche regioni dell'entroterra.
Un caso tipico è quello delle Cinque Terre, dove si è sviluppata l'arte di costruzione dei muri a secco, grazie ai quali si è costituito il tipico terrazzamento ligure, base delle coltivazioni rivierasche. Si producono frutta, olive, e soprattutto fiori. La coltivazione floreale (più sviluppata nella Riviera di Ponente) corrisponde a circa metà dell'intera produzione nazionale; a questo si deve il fatto che l'A10 sia stata battezzata "Autostrada dei fiori".



La maggior parte di produzione vinicola si concentra nella provincia spezzina dove i principali vitigni sono sangiovese, ciliegiolo e canaiolo per le uve nere, bosco, albarola, trebbiano e vermentino per le uve bianche.
Significativo è l'esempio che fornisce il distretto della Val di Vara, in cui si è potenziata la pratica di agricoltura biologica, fino a divenire la quasi totalità della produzione locale, tanto da conferire l'appellativo di "Valle del Biologico".
Fiorenti anche le attività di allevamento (nell'entroterra) e di pesca lungo le coste.
L'industria ligure è generalmente associata ai grandi poli produttivi che sorgono nelle periferie dei maggiori centri urbani come i capoluoghi di provincia. Questo aspetto ha senz'altro contribuito allo sviluppo dall'attività degli importanti porti di Genova, La Spezia e Savona, che hanno dato impulso al commercio marittimo, all'attività cantieristica navale e anche al turismo. L'importazione di materie prime attraverso i porti ha sviluppato quindi l'industria siderurgica, petrolchimica, chimica e metalmeccanica.
In Liguria hanno sede alcuni tra i più importanti centri produttivi industriali nazionali soprattutto nel settore della meccanica e della cantieristica. Tra i principali vi sono: Leonardo-Finmeccanica: Ansaldo a Genova e Oto Melara (dal 2016 Divisione Sistemi di Difesa Leonardo-Finmeccanica) a La Spezia, Fincantieri: Cantiere navale del Muggiano (SP), Cantiere navale di Riva Trigoso e Cantiere navale di Sestri Ponente (GE), Termomeccanica a La Spezia.



Nei comuni montani, maggiormente in Val Fontanabuona, è molto fiorente e redditizia l'estrazione e la lavorazione dell'ardesia, chiamata la pietra nera. Altre attività presenti nelle vallate genovesi sono dedite alle lavorazioni della plastica, del legno e della carta. Ad Albissola Marina e Albisola Superiore, caratteristica e tipica è la lavorazione della ceramica, dove piccole e medie attività locali adempiono alla produzione e alla vendita diretta di tali oggetti.
Il turismo è una delle attività economicamente più rilevanti per la Liguria. Tuttavia in Liguria è possibile trovare, oltre al classico turismo stagionale, proposte tra le più disparate, come il pescaturismo o l'agriturismo, ovvero forme di soggiorno in cui è possibile contribuire all'attività di pesca o agricola insieme a gente del mestiere. Il turismo in Liguria offre molte possibilità culturali, sia estemporanee (mostre, convegni, festival e feste), sia la visita dei borghi e dei luoghi storici della regione.
Per quanto riguarda il turismo invernale sull'Appennino Ligure, nonostante la vicinanza di altre stazioni climatiche montane piemontesi (es. Limone Piemonte) è possibile sciare sulle piste di Monesi e di Santo Stefano d'Aveto.
Sono Patrimoni dell'umanità UNESCO il Centro storico di Genova, le Cinque Terre, Tino, Tinetto, Palmaria e Porto Venere. Sono Zone a Protezione Speciale (ZPS): Piancavallo, Monte Saccarello - Garlenda, Sciorella, Monte Toraggio - Gerbonte, Testa d'Alpe-Alto, Ceppo-Tomena, Parco del Beigua - Passo del Turchino.

Eventi e manifestazioni
La Liguria ha mantenuto nei secoli molte manifestazioni folcloristiche della cultura locale, dalle ricorrenze religiose - talvolta ereditate da antiche tradizioni pagane - alle feste profane.
La vigilia di Natale nei comuni di Genova, Savona e Pietra Ligure si celebra la tradizionale cerimonia medievale del Confuoco - detto in lingua ligure O Confeugo. Nello Spezzino, alla veglia del ceppo natalizio segue la conservazione dei resti del pasto, quale rimedio per le malattie degli animali durante il periodo invernale.
La notte di Natale nei borghi storici di Pigna, Carpasio e Montalto Ligure sopravvive la tradizionale offerta dell'agnello da parte dei pastori locali. Tipici e famosi sono i presepi (celebre il Presepe genovese) con i classici costumi liguri allestiti a Genova, Bargone (Casarza Ligure), Lavagna, Rapallo e Zoagli. La domenica più vicina al 20 gennaio - ricorrenza di san Sebastiano - a Dolceacqua e a Camporosso in val Nervia, la processione viene aperta da un grande albero di alloro - dove secondo la tradizione il santo fu legato - decorato con ostie colorate, i cui rami vengono inseguito tagliati e distribuiti ai presenti.
A Taggia la notte precedente la festa di san Benedetto - prima metà di febbraio - viene celebrata con un gran falò derivante il lancio di piccoli razzi, detti i fùrgari; in tale ricorrenza si celebra inoltre il ricordo dello scampato pericolo nel 1625 durante la guerra tra la Repubblica di Genova e il Ducato di Savoia.
Il periodo pasquale, specie il Venerdì santo, viene ricordato solennemente con le tradizionali processioni delle confraternite dette anche Casacce.



Curioso il venerdì santo che si celebra a Ceriana dove le quattro confraternite locali animano con le loro processioni la notte e il giorno seguente, cantando durante la lunga cerimonia antichi miserere. A Savona, invece, tale ricorrenza pasquale si tiene durante gli anni pari nella quale le confraternite, in abiti caratteristici, portano in processione preziose casse di legno scolpite dal celebre scultore Anton Maria Maragliano e conservate nelle chiese cittadine, oltre alla reliquia della croce di Gesù.
A Bajardo nel giorno di Pentecoste si celebra la storica Festa della Barca, per ricordare la tragica fine della figlia del conte locale, mandata a morte dal padre insieme all'amato, un capitano della flotta navale di Pisa giunto nel comune per tagliare un albero per la propria nave. Ogni anno nella piazza principale viene innalzato un grande albero, attorno al quale la popolazione danza in circolo tenendosi per mano e cantando una celebre ballata rievocando così la storia della giovane.
A Sassello nelle manifestazione de il Cantu de ove alcune uova dal guscio dipinto vengono scambiate con un ramoscello fiorito di pesco o di mandorlo; stessa tradizione si svolge nell'alta val Bormida dove la ricorrenza prevede una schermaglia fra il gruppo dei cantori locali e gli ospiti.
A Varazze il 30 aprile si festeggia Santa Caterina da Siena, in onore dell'omonima Santa che si fermò a Varazze e la guarì dalla peste. Durante la festa è possibile ammirare la processione di Cristi tra le più famose in Italia. Assieme alla processione viene figurato un corteo storico che ripercorre la vita della Santa (il corteo negli ultimi viene fatto la domenica precedente alla festa).
Nel borgo marinaro di Camogli la seconda domenica di maggio si festeggia san Fortunato, patrono dei pescatori. La processione avviene il sabato sera dove la cassa con la statua del santo, pesante circa quattro quintali, viene portata a braccia da otto volontari lungo le vie cittadine. Al rientro del santo nella Basilica di Santa Maria Assunta inizia lo spettacolo pirotecnico culminate con l'incendio del campanile. Il giorno seguente viene allestita la celebre Sagra del pesce dove un grosso padellone permette la cottura nell'olio di quintali di pesce, serviti poi ai partecipanti alla sagra.
Il Corpus Domini viene celebrato a Diano Marina, Civezza, Sassello e a Brugnato con spettacolari infiorate, ossia grandi decorazioni delle principali strade cittadine con petali di fiori che raffigurano personaggi e scene sacre.
Nella notte del 24 giugno, solennità di san Giovanni Battista, a Triora si accendono falò sulle alture per segnalare la salita all'alpeggio delle greggi transumanti. Il 22 luglio si svolge a Taggia la Festa della Maddalena, festività culminante con l'originale Danza della morte, eseguita da due uomini travestiti accompagnati dalla banda musicale cittadina che alterna una tarantella a una danza funebre.
A Dolceacqua, durante la Festa della Michetta, la mattina del 15 agosto un semplice dolce locale viene offerto dai giovani alle ragazze del borgo; la ricorrenza trae ricordo dalla ribellione popolare del 1364 contro il jus primae noctis. In luglio e agosto si svolgono palii e rievocazioni storiche. A Giustenice, in luglio, si assiste alla rievocazione dell'assalto al castello, episodio che fa riferimento ad un fatto realmente accaduto tra il 1448 e il 1452 tra il Marchesato di Finale e la Repubblica di Genova; la domenica successiva ricorre il Palio dei Carri.



A Camogli, la prima domenica d'agosto, si svolge la processione di barche della Stella Maris; a Ventimiglia, la domenica precedente il Ferragosto, si organizza un corteo storico in costume e una gara di tiro alla balestra. A Lavagna, il 14 agosto, vi si celebra la Torta dei Fieschi, una festa in costume che rievoca il fastoso matrimonio del conte Opizzo Fieschi con Bianca dei Bianchi nel 1230; per l'occasione viene preparata una gigantesca torta. Verso settembre celebre è la Sagra del Fuoco di Recco, festa patronale della cittadina recchese in onore alla sua santa patrona.
Tra le maggiori manifestazioni si ricordano: il Salone Nautico Internazionale di Genova, il Festival della canzone italiana di Sanremo, il VideoFestival Città di Imperia Festival Internazionale d'Arte Cinematografica Digitale, la Battaglia di Fiori di Ventimiglia, le Vele d'epoca di Imperia, l'esposizione floreale dell'Euroflora di Genova, e sempre a Genova il Salone ittico di Slow Food, l'Expo di Savona, il Festival teatrale di Borgio Verezzi, il Festival di poesia di Genova, il Festival della Mente, Sarzana Dantesca, La Mostra Nazionale dell'Antiquariato e la contemporanea "Soffitta nella strada" a Sarzana, la Festa dell'inquietudine e il Salone dell'Agroalimentare Ligure a Finale Ligure, il Palio del Golfo alla Spezia ed il Mondomare Festival, una rassegna legata al mare organizzata in quattro località del territorio regionale in rappresentanza della Città Metropolitana e delle restanti 3 Province.

Enogastronomia
Tra i prodotti locali di grande pregio c'è sicuramente l'olio di oliva, base e condimento dei principali piatti della gastronomia ligure. Ma ricordiamo anche, solo per citarne alcuni, Il famoso Pesto, Linguine al Pesto, Trofie al Pesto, Focaccia genovese, La farinata, Torta pasqualina, Canestrelli

Sport


Il territorio regionale è sede di importanti manifestazioni sportive, quali la classica del ciclismo Milano-Sanremo nata nel 1907 e inserita nel circuito UCI World Tour e il torneo di tennis Genoa Open Challenger facente parte della serie internazionale ATP Challenger Tour. Altro importante evento sportivo a cadenza annuale è il Rally di Sanremo, che tra il 1973 e il 2003 fece parte del Campionato del mondo rally. La Liguria vanta inoltre una forte tradizione in due degli sport di squadra più popolari in Italia: il calcio e la pallanuoto. Le compagini liguri hanno infatti ottenuto diverse affermazioni nei tornei nazionali ed europei.




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