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Roma: Il Mausoleo di Augusto
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Lazio · 13 Settembre 2022
Il Mausoleo di Augusto è la più grande tomba circolare al mondo. Il diametro misura 87 metri. Si componeva di un corpo cilindrico, al centro del quale si apriva verso sud una porta preceduta da una breve scalinata. All’interno, si trovava la cella sepolcrale che ospitava le urne con le ceneri dei parenti di Augusto. L’urna dell’Imperatore con ogni probabilità si trovava nel cilindro centrale, in corrispondenza della statua posta sulla sommità.



In prossimità dell’ingresso, forse su pilastri, erano collocate le tavole bronzee con incise le Res Gestae, il racconto delle imprese politiche di Augusto redatto da Augusto stesso (il testo è trascritto sul muro del vicino Museo dell’Ara Pacis).



Il cilindro centrale aveva un’altezza che raggiungeva i 40 metri; s’imponeva sulle colline vicine, proiettava la statua bronzea di Augusto che era posta sulla sua sommità, verso il cielo, così da essere visibile anche da molto lontano.
Nel Mausoleo furono sepolti i congiunti e i discendenti di Augusto. Fu usato come tomba per più di un secolo. Ma quando gli imperatori successivi si costruirono sepolcri diversi, il Mausoleo fu lentamente lasciato in stato di abbandono.
Tramontato l’Impero Romano, nel Medio Evo la famiglia Colonna fortificò il Mausoleo trasformandolo in castello. Attraversò quindi un periodo di declino, venne razziato e i suoi marmi furono saccheggiati per essere riutilizzati in altre costruzioni e monumenti.
Mentre passava di mano in mano, il Mausoleo ospitò un giardino pensile, un anfiteatro per spettacoli di corride e fuochi artificiali, un teatro di posa e all’inizio del 900, con il nome di Auditorium Augusteo, fu una delle sale da musica più famose d’Europa.



In epoca fascista venne tentato il restauro del monumento: fu demolito l’Auditorium che sovrastava il Mausoleo e con esso le costruzioni che durante i secoli gli erano cresciute addossate. La guerra interromperà l’opera e da allora la tomba di Augusto sarà nuovamente abbandonata.
Il monumento, devastato da secoli di saccheggi e asportazione di materiali e definitivamente liberato dagli scavi solo nel 1936, con il suo diametro di 300 piedi romani (circa m 87), è il più grande sepolcro circolare che si conosca. La complessa struttura a piani sovrapposti è determinata da un basamento in travertino alto 12 metri e forse terminato in alto da un fregio dorico a metope e triglifi, sul quale poggia l'edificio circolare composto da sette anelli concentrici, collegati tra loro da muri radiali. Altre due linee di muri formavano una seconda serie di concamerazioni. Vi era infine il primo ambiente praticabile, al termine del lungo corridoio d'ingresso: un settore ad arco di cerchio, fronteggiato in origine da un muro di grande altezza e spessore rivestito di travertino, nel quale si aprivano due ingressi. Questo muro, conservato in piccola parte, costituisce certamente la sostruzione di un tamburo che doveva emergere dal tumulo, creando un secondo ripiano: siamo quindi di fronte ad una struttura complessa, a piani sovrapposti. Al di là del muro un corridoio anulare praticabile reggeva la cella anch'essa circolare, munita di un ingresso assiale e di tre nicchie simmetriche, in corrispondenza degli assi. Al centro un grande pilastro conteneva una stanzetta quadrata, che dovrebbe corrispondere alla tomba di Augusto, in significativa corrispondenza con la statua bronzea dell'imperatore che sorgeva alla sommità del pilastro.



Davanti all'ingresso furono posti i due pilastri con affisse le tavole bronzee sulle quali era incisa l'autobiografia ufficiale dell'imperatore (Res gestae divi Augusti) la cui copia, incisa sul tempio di Augusto e di Roma ad Ankara e in edifici di altre province, è giunta fino a noi.
Per figurarci il sepolcro com'era originariamente, immaginiamo una grande recinzione muraria intorno alla base, e, al di sopra, due o più tronchi di cilindro sovrapposti, contornati da colonne. Il tutto rivestito di marmo e culminante in una statua di Augusto Il mausoleo doveva trovarsi all'interno di grandi giardini voluti da Augusto e aperti a tutti.
I due obelischi in granito, portati dall'Egitto per ornare l'ingresso del mausoleo, sono stati successivamente riutilizzati e si trovano tuttora nella piazza del Quirinale e in quella dell'Esquilino. Quello di piazza del Quirinale proviene dalla demolizione, tra il 1772 e il 1776, del cinquecentesco Ospedale di San Rocco, a Ripetta. La tomba era ispirata a modelli orientali ed etruschi, che sulla sommità erano ricoperti di terra con piante sempreverdi. Alberi di cipresso sono stati piantati alla sommità nei recenti tentativi di restauro, ma il rudere rimane essenzialmente irriconoscibile, essendo stato assoggettato, nella sua lunga storia, a trasformazioni, forse più di qualunque altro monumento romano. Infatti è stato trasformato in fortezza, usato come cava di materiali, come vigneto, come arena per la corrida dei tori, come teatro e nell'Ottocento anche come ospizio per vecchie signore indigenti.



Nella seconda metà dell'800 fino al 1936, il Mausoleo di Augusto, noto ai romani come Teatro Augusto, fu usato come sala da concerto e sede principale della Orchestra di Santa Cecilia, tanto che furono lì eseguite centinaia e centinaia di opere, con la partecipazione dei principali musicisti dell'epoca contemporanea.
Nel 2007 sono iniziati nuovi scavi archeologici del sepolcro e della piazza circostante.
I primi restauri del complesso iniziarono nel 2008, concentrandosi maggiormente nella parte interna attraverso uno scavo stratigrafico che permettesse di delimitare la struttura originaria e portare quindi al recupero di quest'ultima. La prima fase del progetto vide la realizzazione di strutture temporanee per la sistemazione dei materiali archeologici, giacenti all'esterno della cella sepolcrale, e una serie di scavi che permise di elaborare, attraverso l'esame degli elementi rinvenuti, la ricostruzione dell'aspetto della struttura. Gli altri interventi furono mirati a consolidare le parti meno salde della struttura e alla messa in sicurezza dell'intera area in modo da poter valorizzare questo monumento antico.



Nel marzo 2014 è stato approvato dal consiglio comunale un intervento di restauro della piazza circostante con un intervento da 12 milioni di euro, volto a rinnovare la pavimentazione della piazza e ad installare nuove decorazioni e alberature oltre che una cavea per spettacoli.
Agli inizi del 2017 invece, è stato  avviato un progetto per il restauro del monumento, realizzando un sito apposito per seguirne i progressi.Gli interventi si sono conclusi nel corso del 2020; dopo 14 anni di chiusura,  il 1 marzo 2021, il Mausoleo di Augusto di Roma, il più grande sepolcro circolare del mondo antico è tornato accessibile con visite esclusivamente su prenotazione e gratuite fino al successivo 21 aprile (Natale di Roma).
Dal 22 aprile, e per tutto il 2021, l’accesso resterà sempre gratuito per i residenti a Roma.I tour, della durata di circa 50 minuti, si svolgeranno dal martedì alla domenica dalle 9 alle 16 e con prenotazione obbligatoria sul sito Dal 21 aprile la visita sarà arricchita con contenuti digitali, in realtà virtuale e aumentata.

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