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Regioni Italiane: IL PIEMONTE
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Francesca Ur, in Piemonte · 14 Marzo 2024
Tags: viaggiinpiemontevisitpiemonteturismoinpiemonte
Inizialmente il termine Piemonte significa "al piede del monte" e identificava i possedimenti dei Savoia, limitati ai tratti compresi in prossimità del Sangone, della Dora Riparia e del Po. Successivamente il termine si estese ad indicare una parte sempre più ampia della pianura al di qua delle Alpi, elevata nel 1418 a Principato, in concomitanza con le conquiste sabaude. Il legame con il paesaggio alpino è evidente tanto da costituire un confine naturale su tre lati.



Le catene montuose che interessano il Piemonte sono le Alpi e gli Appennini, che circondano la regione a ovest e a nord. In particolare, i settori alpini che attraversano la regione sono le Alpi Marittime, le Alpi Cozie, le Alpi Graie (Alpi Occidentali, a confine con la Francia e la Valle d'Aosta), le Alpi Pennine e le Alpi Lepontine (Alpi Centrali, a confine con la Svizzera). Il settore appenninico che interessa il Piemonte è invece l'Appennino ligure (Appennino Settentrionale), situato al confine con Liguria ed Emilia-Romagna.
Un territorio diviso piuttosto equamente tra monti, colline e pianure dove si estendono boschi di conifere (il Piemonte è la prima regione italiana per superficie forestale, con circa un milione di ettari di boschi), che scendendo di quota lasciano presto il posto a faggeti e castagneti.



Le principali zone collinari sono il Canavese a nord-ovest, le Langhe e il Roero a sud, il Monferrato al centro, le Colline Novaresi e del Vergante a nord ed i Colli Tortonesi a sud-est. I versanti bene esposti sono coltivati a vite, cereali e foraggi ma anche a frutteti e noccioleti, mentre l'allevamento, un tempo molto diffuso, è ora concentrato nelle pianure meridionali.
Il territorio piemontese è ricco di corsi d'acqua, tutti tributari del fiume Po, che attraversa interamente la regione da ovest a est.
Numerosi sono i laghi alpini di origine glaciale e morenica presenti nella regione. Il lago Maggiore, che segna il confine a est con la Lombardia, insieme al suo emissario, il fiume Ticino, è uno dei laghi più grandi d'Italia. Lago d'Orta è il secondo lago della regione per estensione, tra le province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola, la cui peculiarità è di avere al centro l'Isola di San Giulio e poi Lago di Viverone, il terzo lago per estensione, tra le province di Torino e di Biella. Tra i laghi naturali di dimensioni decisamente più ridotte si citano il Lago di Mergozzo, il Lago Sirio, il Lago di Candia ed i Laghi di Avigliana.
Nella regione ci sono numerose aree protette, estese per più di 193.000 ettari, pari a circa il 10% della superficie regionale; tra queste troviamo due parchi nazionali, il Gran Paradiso e la Val Grande, 56 tra parchi e riserve regionali e numerose aree protette provinciali.



Abitato fin dal paleolitico nei primi anni successivi alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente il Piemonte passò sotto il controllo delle popolazioni germaniche e a metà del VI secolo l'Italia venne riconquistata dai romani, per poi cadere nelle mani dei Longobardi nel 568, di Carlo Magno nel 774, dei saraceni nel IX e X secolo di cui subì nuove incursioni.
Rispetto a quando avvenne nel resto dell'Italia settentrionale, in Piemonte si svilupparono in modo preponderante le signorie territoriali.
Il Ducato di Savoia nacque nel 1416 dall'elevazione a rango ducale della Contea di Savoia, Stato tenuto dalla dinastia dei Savoia, e dall'unione della contea di Savoia con il principato di Piemonte. A seguito della fusione del 1847, con l'incorporazione nel Regno di Sardegna ne derivò la struttura giuridica e politica (Statuto Albertino del 1848) e il personale amministrativo, in quel processo che fu definito di "piemontesizzazione" dello Stato. Nei momenti più critici o di transizione della storia nazionale, il Piemonte diede importanti contributi come "laboratorio" politico e sociale. Imponente fu l'industrializzazione della regione, che dalla struttura agraria tradizionale del regno sabaudo, fondata sull'egemonia dei ceti burocratici e militari e dell'aristocrazia fondiaria, seppe avviare, a partire dall'età cavouriana (1852-1861), un rapido processo di modernizzazione fino a diventare, all'inizio del Novecento, un'area rilevante del triangolo industriale che trainò il decollo economico italiano.
Molto sviluppate sono anche le industrie, soprattutto quella automobilistica con il gruppo FIAT e le aziende collegate. Di rilievo sono anche i settori chimico, alimentare (la regione è la prima d'Italia per produzione di cioccolato, sono molto conosciuti i Gianduiotti), tessile e dell'abbigliamento. Tra le regioni italiane, il Piemonte è quella che più investe nell'industria elettronica, storicamente legata alla Olivetti di Ivrea. Nel settore terziario, assumono importanza le attività bancarie e assicurative, il commercio, l'editoria e il turismo alpino e lacustre.



Il ministero delle Politiche agricole e alimentari, in collaborazione con la regione Piemonte, ha riconosciuto 342 prodotti piemontesi come "tradizionali" nella sua Ventesima revisione dell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. Il Piemonte è sesta regione d'Italia per numero di prodotti dietro a Campania, Toscana, Lazio, Emilia-Romagna e Veneto.
Inoltre è terra di numerose specialità culinarie per le quali si può effettivamente parlare di cucina piemontese. Anche il settore enologico è di notevole rilevanza. Barolo, Barbaresco, Barbera, Asti spumante, Grignolino, Dolcetto, Erbaluce di Caluso, Gattinara sono tra i più noti vini tipici, ormai presenti nelle maggiori aste internazionali. I vini piemontesi si possono degustare direttamente dai produttori (nelle 13 Enoteche Regionali, nelle oltre 30 Botteghe e Cantine del Vino), nelle cantine o nelle vinerie e “wine bar” disseminati su tutto il territorio. Di particolare rilevanza sono inoltre le Cattedrali sotterranee, veri e propri esempi di ingegneria enologica.
Il turismo in Piemonte offre svariate possibilità di intrattenimento. Un posto di rilievo è occupato dal patrimonio artistico-culturale condiviso da città e paesi ricchi di testimonianze di differenti periodi storici: palazzi barocchi, le Residenze Reali, le chiese, i castelli, le città termali (Vinadio, Acqui Terme, Lurisia o Agliano Terme per citarne alcune) e le mete del turismo religioso (tra cui spicca il Santuario di Oropa) sono parte di una molteplicità di itinerari di carattere storico e ambientale, tra paesaggi collinari, montani e di pianura.

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Gli innumerevoli beni architettonici, testimoni dell'epoca romana, romanica, barocca, liberty, art nouveau e contemporanea, si alternano a oltre 150 musei di rilevanza spesso internazionale.
Torino presenta un'offerta culturale in continua crescita e basata su musei di rilevanza internazionale: Museo Egizio di Torino, Museo Nazionale del Cinema, Galleria civica d'arte moderna e contemporanea, Museo nazionale dell'automobile, i Musei Reali (comprendenti Palazzo Reale di Torino, Armeria Reale, Biblioteca Reale, Galleria Sabauda, Museo di antichità), Museo civico d'arte antica, Museo delle arti decorative - Fondazione Pietro Accorsi, Museo nazionale del Risorgimento italiano e molti altri. Se Torino è riconosciuta come la capitale del Liberty, molto apprezzata dai turisti è anche la sua veste architettonica barocca, punto di congiunzione tra l'architettura italiana e quella francese.
Iscritti dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio dell'Umanità sono le Residenze Sabaude: Palazzo Reale di Torino, Palazzo Carignano, Castello del Valentino, Palazzina di caccia di Stupinigi, Reggia di Venaria Reale, Palazzo Madama, Villa della Regina, Castello di Racconigi, Castello di Pollenzo, mentre gli itinerari delle quindici Residenze Sabaude del Piemonte sono denominati "Corona di Delizie", con Palazzo Reale, Palazzo Madama, Palazzo Carignano, Castello del Valentino, Villa della Regina, Reggia di Venaria Reale, Borgo Castello nel parco de La Mandria, Castello di Rivoli, Palazzina di caccia di Stupinigi, Castello di Moncalieri, Castello Reale di Racconigi, Castello di Pollenzo, Castello ducale di Agliè, Castello di Govone, Reggia di Valcasotto. Altri itinerari caratteristici sono i tredici Borghi Storici del Piemonte (Bergolo, Candelo, Chianale, Cortemilia, Garessio, Levice, Macugnaga, Mombaldone, Neive, Orta San Giulio, Ostana, Saluzzo, Usseaux).

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Di grande fascino i Luoghi della Spiritualità, come l'Abbazia di Vezzolano o la Via Francigena che percorre la Val di Susa (lungo la quale si collocano numerosi castelli e monumenti di arte sacra come la Sacra di San Michele - monumento simbolo della Regione Piemonte -, le Abbazie della Novalesa, di San Giusto di Susa, di Sant'Antonio di Ranverso, le antiche certose come Montebenedetto e un patrimonio diffuso di cappelle affrescate) o ancora i sette Sacri Monti piemontesi, patrimonio dell'umanità UNESCO: Belmonte, Crea, Domodossola, Ghiffa, Oropa con il suo maestoso santuario, Orta e Varallo). L'esteso territorio collinare dell'alto e basso Monferrato è punteggiato da castelli medievali che si ergono tra i vigneti, mentre le Langhe, tra vini pregiati e specialità eno-gastronomiche, richiamano i grandi scrittori del Novecento (Cesare Pavese a Santo Stefano Belbo, Beppe Fenoglio tra Alba, Murazzano e Bossolasco, Giovanni Arpino a Bra). Un itinerario romanico non può prescindere da una visita alle abbazie di Staffarda, di Santa Giustina, dei Santi Nazario e Celso e alla basilica di Sant'Andrea.
Dal 1967, ogni terza domenica di luglio, si celebra la Festa del Piemonte, facendola coincidere con la commemorazione della storica Battaglia dell'Assietta. In questo giorno, migliaia di persone, oltre ai sindaci di Val di Susa e Val Chisone, salgono fino ai 2566 metri del colle dell'Assietta, dandosi appuntamento per celebrare la "Festa dël Piemont".
La Festa solitamente si svolge con due giorni di rievocazione storica, della quale sono parte essenziale i figuranti del Gruppo storico Pietro Micca di Torino con le loro divise di soldati sabaudi del XVIII secolo.
Di particolare interesse il paesaggio coltivato a vigneto di Langhe, Roero e Monferrato anch’esso iscritto dall'UNESCO nella Lista del Patrimonio dell'Umanità.



Diffusissimi sono gli agriturismi e le strutture che offrono specialità casalinghe della tradizione piemontese tra cui la Robiola di Roccaverano, Castelmagno e Raschera, per citarne alcuni, i salumi, gli insaccati ed i risi. Immancabile nel menù turistico, il famoso Tartufo d'Alba, oggetto dell'annuale Fiera e Asta Mondiale tra ottobre e novembre.

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Il Piemonte ha un'importante tradizione per quanto riguarda il folklore popolare talvolta trattasi di veri intrecci enogastronomici e culturali, come, per citarne alcuni, il Carnevale di Ivrea, il Palio di Asti, il Festival delle sagre astigiane, la Sagra dell'Uva di Caluso, l'Assedio di Canelli e tanti altri della medesima rilevanza a livello nazionale ed internazionale.
Dal punto di vista del turismo alpino, la Regione Piemonte si distingue per grandi numeri: 53 stazioni sciistiche, 14 snowpark, 300 impianti di risalita, per un totale di oltre 1.300 km di piste, conosciute a livello internazionale ma non meno diffuso, è il turismo incentrato sulla valorizzazione dei laghi piemontesi, primo fra tutti il Lago Maggiore, destinazione ambita per la ricca vegetazione dei giardini botanici, per i tesori artistici e naturali delle montagne circostanti e per un vero gioiello naturale costituito dalle Isole Borromee, visitate annualmente da migliaia di turisti. Da non dimenticare anche il lago d'Orta con l'isola di San Giulio, il lago di Mergozzo e i laghi di Avigliana, per chi è in cerca di luoghi insoliti e affascinanti.

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