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Da Visitare: La Francicorta
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Lombardia · 26 Gennaio 2021
La Franciacorta si estende per circa 200 km e abbraccia ben 19 comuni bresciani: da Iseo a Ome, da Adro a Cellatica, da Rovato a Rodengo Saiano, ogni centro vanta ricchezze proprie e un doppio filo conduttore comune, quello del buon vino e della natura.
Le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, devono le loro antichissime origini ai ghiacciai che, ritirandosi oltre 10.000 anni fa, hanno creato l’anfiteatro all’interno del quale ha preso vita la Franciacorta.



L’origine morenica dona ai terreni di quest’area una straordinaria ricchezza minerale, che unita all’eterogeneità che compone i suoli, costituisce l’elemento distintivo di una viticoltura di qualità, pienamente apprezzabile nelle caratteristiche sensoriali di ogni Franciacorta. La Franciacorta è un giardino vitato che si estende per 250 chilometri quadrati e comprende 19 comuni. Gli ettari destinati alla viticoltura sono 2900, di cui l’80 per cento coltivato a Chardonnay e il restante 20 per cento suddiviso tra Pinot Nero e Pinot Bianco: due nobili varietà che aggiungono rispettivamente eleganza e personalità ai loro vini.



Il paesaggio è caratterizzato da suggestive colline cosparse di vigneti, che col tempo hanno sostituito l’originario bosco. Le prime tracce di vigneti risalgono all’epoca preistorica; la coltivazione della vite crebbe ininterrottamente dal periodo dei Romani sino al pieno Medioevo, grazie alle favorevoli condizioni climatiche e del suolo.
In epoca medievale, le terre che si estendevano a Sud del lago d’Iseo erano “francae curtes”, libere dal dazio. In cambio del privilegio, gli abitanti si occupavano della manutenzione e della sicurezza della strada che collega lo specchio d’acqua alla città di Brescia, sulla quale transitavano preziose merci arrivate per via d’acqua a Iseo dalla Valle Camonica.


Gli studiosi di etimologia tendono a credere che, il nome “Franciacorta”, derivi dal fatto che, durante il Medioevo, questa terra, assegnata ai monaci benedettini, era zona Franca, “francae curtes”, ossia libera da dazi, tributi o tasse imposte dall’impero, con in cambio il compito di bonificare e lavorare la terra. Un dato certo è che nel 1277, per la prima volta, il temine Franciacorta viene utilizzato negli annali del Comune di Brescia per identificare l’area compresa tra i fiumi Oglio e Mella a sud del lago d’Iseo, un lago di origine morenica glaciale, opera dello scavo e del ritiro dei ghiacciai che lasciò attorno anche dolci colline ed un unico rilievo prealpino, il più antico di tutta la pianura padana, il Monte Orfano con i suoi 452 metri di altezza.
I monaci svolsero un duro lavoro in vigna, dedicandosi alla conservazione di queste terre diventate di proprietà vitivinicola ecclesiastica. Risale al 1429 il primo documento che fissa i confini della Franciacorta. Il doge Francesco Foscari stabilisce con uno “Statuto” la suddivisione della città di Brescia in quattro circoscrizioni amministrative, governate ciascuna da un Vicario. Ogni quadra comprendeva più comuni. Alle quadre di Rovato e di Gussago era stato aggiunto il nome di "Franciacorta".
Nacque così il toponimo Franciacorta, felice fazzoletto di terra della cui vocazione enologica si trovano già tracce in epoca longobarda (VIII secolo d.C.): il suolo morenico, il microclima reso mite dalla vicinanza del lago e le brezze fresche della Valle Camonica creano infatti condizioni ideali per la viticoltura.

Cosa fare e vedere in Franciacorta:


dando spazio al principale punto di forza di questa terra: la cultura del vino. È proprio qui, tra le colline moreniche ricche di minerali che viene realizzato il Franciacorta DOCG, prodotto secondo il metodo classico della rifermentazione in bottiglia nelle varianti Franciacorta, Franciacorta Satèn e Franciacorta Rosè.
Le cantine dedite alla produzione del Franciacorta DOCG aprono le porte al pubblico per un’esperienza davvero indimenticabile: visitare una cantina significa avvicinarsi alle logiche della produzione del vino, scoprirne i segreti e ovviamente degustare.

ATTIVITÀ ALL’ARIA APERTA: GOLF, BICI, TREKKING, NORDIC WALKING


La Franciacorta si apre sempre più nella sua dimensione naturalistica e di luogo ideale all’attività sportiva. Tra le proposte segnaliamo:
Itinerari cicloturistici tra i magnifici paesaggi delle colline e dei vigneti della Franciacorta; Trekking, percorsi a piedi e nordic walking sulla direttrice Brescia – Iseo, sul Monte Orfano, a Erbusco, Borgonato e verso altre mete; Campi e scuole da golf.

come arrivare e come muoversi
IN AEREO
La Franciacorta dista solo 38 chilometri dall’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, 75 dall’aeroporto di Verona-Villafranca-Catullo, 80 da Milano-Linate e 110 da Milano-Malpensa.

IN AUTO
Raggiungere la Franciacorta in auto è molto semplice.  La zona è ben servita dall’Autostrada A4 uscita Rovato sulla direttrice Milano – Venezia. Per chi arriva dalla Valle Camonica e dalle altre valli bresciane, si consiglia di seguire le indicazioni in direzione Iseo.

IN TRENO
Un’altra possibilità è quella del treno Trenord Brescia – Iseo – Edolo: molti paesi della Franciacorta sono serviti da stazioni ferroviarie, e si può trasportare la propria bici o noleggiarla in loco.

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