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Borghi Italiani da visitare: Guadiagrele - Abruzzo
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Francesca Ur, in Abruzzo · 31 Ottobre 2021
D’Annunzio nel suo “Trionfo della morte” lo definisce “la città della pietra” per via della roccia bianca che ne caratterizza l’architettura ma è anche detto “Terrazza d’Abruzzo” perché affaccia sull’Adriatico. Inserito nell’elenco dei Borghi dei Borghi, Guardiagrele è un piccolo gioiello di circa 8000 anime. Il nome, nonostante le diverse teorie, è di origine incerta, quello che invece è certo, è il legame con la Maiella, la “montagna madre” dell’Abruzzo.



A testimonianza di questo legame, nel centro storico di Guardiagrele, è scolpita la frase: “La Maiella Madre che vi guarda e vi benedice in eterno”. Le sue caratteristiche morfologiche, l’hanno resa famosa in tutto il mondo come la Bella addormentata d’Abruzzo, appellativo che trae origine dalla leggenda della ninfa Maja, la ninfa più bella delle Pleaidi, figlia maggiore di Atlante e Pleione, e madre del gigante Ermes, figlio di Zeus.
La leggenda narra che in seguito a gravi ferite riportate da Ermes in battaglia, Maja fuggì dalla Frigia e, dopo un lungo viaggio, si addentrò nel Gran Sasso alla ricerca di un’erba miracolosa che avrebbe potuto salvare il figlio. Tuttavia in quel periodo la montagna era totalmente coperta di neve e Maja non riuscì a trovare le erbe curative che avrebbero potuto salvare la vita al figlio. Al suo ritorno nella grotta lo trovò senza vita e sovrastata dal dolore, lo seppellì sul Gran Sasso. Vagò per le montagne in preda alla disperazione finché si accasciò morente sulla montagna che oggi porta il suo nome, la Majella. I pastori, che trovarono il corpo, impietositi dalla sua storia straziante, la seppellirono con tutti gli onori. Da quel momento, guardando la montagna, un profilo di una donna guarda verso il mare. La gente del luogo narra che tutt’oggi, quando il vento sfiora le pareti delle montagne, è possibile udire i lamenti disperati di Maja.



Ma la Maiella non è soltanto luogo di leggende ma anche di divertimento, infatti sono disponibili percorsi di trekking, parchi avventura, grotte da scoprire e paesaggi incontaminati da esplorare per una vacanza all’insegna della natura e dello sport.


Per i meno avventurosi, Guardiagrele offre la scoperta del borgo a partire dai quattro musei principali di chiara impronta medievale, come del resto lo è tutto il resto del borgo, (MUSEO ARCHEOLOGICO “F. FERRARI”, ANTIQUARIUM MEDIEVALE “ANTONIO CADEI”, MUSEO DEL COSTUME, MUSEO DEL DUOMO) che raccontano Guardiagrele dalle origini ai tempi più recenti attraverso la sua storia, la sua arte, il suo costume, la sua tradizione e il suo artigianato.



Sede del “Centro d’eccellenza per l’artigianato d’Abruzzo”, Guardiagrele è una vera fucina dell’artigianato Made in Italy: ferro battuto, ceramica, legno tornito, rame lavorato, tombolo, coperte e costumi abruzzesi, pietra lavorata, arte orafa e gioielli sono tutte arti sapientemente portate avanti dalle maestranze del luogo. Altra nota che si può aggiungere al lungo elenco di eccellenze è la produzione dolciaria e pasticcera: torroni, amaretti, marzapane e, soprattutto, le “sise delle monache” o anche “tre monti”, sono uno dei motivi per conoscere Guardiagrele. Perché questi nomi? Non è facile rispondere. Due sono le teorie principali una vuole che tale espressione derivi dall’abitudine di alcune suore del monastero delle Clarisse di Guardiagrele, che inserivano al centro del petto una protuberanza in modo da rendere meno evidenti i seni. Proprio in questo monastero si preparavano i dolci. Più verosimile è invece la seconda teoria che li chiama “Tre Monti”: la tipica forma di questo dolce farebbe riferimento a Gran Sasso d'Italia, Majella e Sirente-Velino ossia i tre massicci montuosi abruzzesi, i più alti dell'intera catena appenninica.


Non siete ancora soddisfatti? Cercate i numerosissimi eventi che a Guardiagrele ogni anno vengono organizzati: da quelli legati alla tradizione fino a quelli internazionali passando per quelli culturali ed enogastronomici.




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