Cilento: Grotte di Castelcivita
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Campania · 20 Marzo 2024
Le grotte di Castelcivita sono un complesso di cavità carsiche situate nel comune campano di Castelcivita, in provincia di Salerno. Sono particolarmente ricche di stalattiti e stalagmiti dalle mille forme. Si estendono per svariati chilometri nel massiccio degli Alburni, principalmente nei comuni di Castelcivita e Controne, ma solo 1 700 m sono accessibili ai visitatori. Le grotte sono situate sulla sponda destra del fiume Calore, a trecento metri circa dal Ponte Paestum. Si trovano a metà strada fra Castelcivita e Controne.

Sono conosciute anche come "grotte di Spartaco", per via di una narrazione popolare (plausibile ma non appurata) che vide il gladiatore romano sostare in queste cavità, mentre muoveva la rivolta degli schiavi verso Roma.
La prima esplorazione delle grotte avvenne il 7 febbraio 1889, condotta da due giovani fratellidi Controne, Giovanni e Francesco Ferrara, che vi rimasero intrappolati e vennero soccorsi dopo sei giorni al buio. Nel 1920, il farmacista di Castelcivita, Nicola Zonzi, tornò nelle grotte per un'esplorazione preliminare. Fu poi a seguito del suo rapporto che negli anni '20 e '30 del XX secolo le grotte furono mappate in modo sistematico dagli speleologi. In quegli stessi anni le grotte accolsero i loro primi visitatori: per questo venne allargato e adattato l'ingresso principali.
Nelle grotte sono stati rinvenute tracce di occupazione da parte dell'uomo di Neandertal, la cui scomparsa in questa regione è stata datata a 40 mila anni fa. A seguito di questi rinvenimenti, avvenuti nel 1972, campagne archeologiche di scavo sono state condotte da Paolo Gambassini dell’Università di Siena dal 1975 al 1988 e in seguito riprese nel 2016, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia della Campania.

Le Grotte di Castelcivita sono costituite da un ramo principale e da numerose diramazioni e cunicoli laterali che individuano un livello superiore ed uno inferiore rispetto al ramo centrale. In base ai caratteri morfologici l’intero percorso può essere suddiviso in tre settori. Il tratto turistico è il primo dei tre percorsi, è lungo 1200 metri e si sviluppa dall’ingresso fino alla Caverna Bertarelli. Percorrendo il suo sentiero si attraversa la bellissima Sala del Castello, ricchissima di concrezioni; la Sala del Coccodrillo, ornata da fantasiose formazioni calcaree che descrivono un ambiente fiabesco; la Cascata di Colori, caratterizzata da colate di colore bianco, verde, giallo e grigio; la Sala del Trono, stupenda stalagmite a forma di trono situata in una caverna del primo livello; la Sala degli Ortaggi, un insieme di piccole concrezioni a forma di vari tipi di ortaggio; la Sala dei Funghetti, piccole concrezioni bianchissime di calcite pura ed una stupenda cascata ricca di ossido di ferro che assume la forma di bizzarre fette di prosciutto appese alla parete; infine la Caverna Bertarelli, un vastissimo ambiente a pianta sub circolare con un diametro di oltre quaranta metri. Al centro del salone una colonna di colore giallognolo si leva dal pavimento per accordarsi elegantemente alla volta, formando una sorta di splendido pilastro, la volta è invece completamente addobbata da una miriade di appuntite stalagmiti. Sulla destra della sala si staglia un bellissimo paesaggio denominato il presepe, mentre sulla sinistra si apre un grande ramo parallelo adornato da una stalagmite a forma di tempio orientale detta “La Pagoda”, simbolo turistico delle grotte. Il ramo conduce in un ricchissimo salone che si affaccia sulla galleria principale da un’altezza di una decina di metri.

Visita guidata
Le Grotte di Castelcivita costituiscono, con un totale di circa 4800 m di lunghezza, uno dei complessi speleologici più estesi dell’Italia meridionale. Il sistema di cavità sotterranee, si apre a 94 m di altitudine, tra le rive del fiume Calore ed il versante sud-occidentale dei monti Alburni, mostrando da subito un suggestivo scenario di gallerie, ampi spazi e strettoie scavati dall’azione millenaria dell’erosione carsica. Le Grotte di Castelcivita si sviluppano lungo un unico ramo principale da cui, in più punti, si disserrano brevi diramazioni secondarie. Questa suddivisione consente di passare da un percorso turistico ad un percorso fuori sentiero che, attraverso spettacolari ambienti concrezionati, adorni di imponenti ed eccentriche formazioni calcaree, conduce fino ad un ampio bacino idrico definito “lago Sifone” per poi dare spazio al terzo percorso dedicato ai soli speleologi dove la grotta termina con un altro lago definito “Lago Terminale”.
Vi sono tre percorsi alle grotte di Castelcivita:
Percorso Turistico lungo 1200 m. che si percorre in circa un'ora ed è accessibile tutto l'anno
Percorso speleologico Amatoriale lungo 3000 m. percorribile in circa 4 ore ed è accessibile solo da giugno ad ottobre con prenotazione obbligatoria ;
Percorso Speleologico accessibile solo da speleologi per cui occorre obbligatoriamente la prenotazione. Di recente si svolge anche il famosissimo spettacolo dell'Inferno di Dante che richiama migliaia di turisti nelle grotte.
Dopo numerose esplorazioni speleologiche, documentate già a partire dalla fine dell’Ottocento, nel 1972 le Grotte di Castelcivita hanno acquisito una notevole rilevanza paleontologica grazie alla localizzazione di interessanti depositi archeologici all’ingresso della cavità. Dall’analisi dei reperti recuperati (strumenti in pietra e resti fossili) si è potuto accertare una frequentazione umana del sito risalente a circa quarantamila anni fa.

Il fascino delle testimonianze relative alle abitudini di vita dell’uomo preistorico e la suggestione di straordinari fenomeni naturalistici e geomorfologici, realizzano all’interno delle Grotte di Castelcivita l’incanto di un surreale paesaggio sotterraneo ancora attivo, in cui l’interessante stillare delle volte continua a formare stalattiti e stalagmiti, accompagnando il cammino di numerosi visitatori durante tutto l’anno.
Guarda il Video ufficiale delle Grotte di Castelcivita