Borghi Calabresi: Pizzo Calabro
Pubblicato da Francesca Ur, in Calabria · 29 Marzo 2022
Pizzo si può raggiungere in auto percorrendo l’autostrada (Salerno-Reggio Calabria, uscita Pizzo), o in treno dalle stazioni di Vibo Valentia/Pizzo e Lamezia Terme Centrale. L’aeroporto più vicino è quello di Lamezia Terme. Pizzo gode di un ottimo clima sia in estate, in cui fa molto caldo, essendo sul mare, che di inverno. Il paese è costituito da un centro storico e da alcune zone più dislocate che fanno sempre parte del paese di Pizzo che si innalza su un masso tufaceo su cui nasce e si sviluppa il borgo.

Una costa frastagliata, contraddistinta da spiagge sabbiose in alcuni tratti e da scogli in altri. Sulla costa Nord Est, dalla pineta Mediterranea fino alla rocca si estendono quasi 9 km di ampie spiagge sabbiose che creano un vero spettacolo per gli occhi.
Ma Pizzo Calabro non è soltanto spiagge, ma anche storia, cultura, tradizione e tanta gastronomia e aggiungerei anche tanta inventiva, infatti Pizzo Calabro anche se sarebbe eccessivo annoverarla tra le cittadine più romantiche è sicuramente tra quelle che fanno bene al cuore. Già da qualche anno infatti a Pizzo Calabro si possono trovare il “vicolo del bacio” e il “vicolo degli abbracci”. In breve sono stretti passaggi tra abitazioni che proprio per il loro essere angusti costringono i passanti a procedere uno per volta o addirittura abbracciarsi. Il “vicolo del bacio” in particolare procede in salita con una scalinata. La nota assolutamente positiva è che questi due vicoli diventano per molti un motivo in più per manifestazioni d’affetto di cui non saremo mai stanchi. Ma il centro storico e i suoi vicoletti tipici sono sicuramente tutti da esplorare anche per assaporare la vera atmosfera di Pizzo.

Immancabile la visita al Castello Aragonese! Il castello di Pizzo, noto anche come Castello Murat, (Gioacchino Murat, re di Napoli) che qui nel 1815 venne prima imprigionato e poi fucilato il 13 ottobre dello stesso anno. Il castello è visitabile ed ospita un museo, dove è allestita una mostra che descrive gli ultimi giorni del suo illustre prigioniero, dall'incarcerazione al processo, fino alla confessione che precedette la fucilazione. Il Castello Aragonese di Pizzo sorge in posizione centrale e panoramica accanto Piazza Repubblica. E’ possibile fare delle visite guidate e dei tour e la location ospita inoltre vari eventi nel corso dell’anno.
Se vi siete appassionati alla storia del Castello di Murat, allora dovete fare una visita anche al Duomo di S. Giorgio Martire. Edificato nella seconda metà del ‘500, sorge nel centro storico di Pizzo, a pochi metri dalla piazza e qui è stato sepolto Re Gioacchino Murat, dopo la fucilazione avvenuta al Castello Aragonese.

Altra visita obbligatoria è quella alla Chiesetta di Piedigrotta. Una chiesa scavata nella roccia le cui origini oscillano tra le leggenda di un gruppo di marinai naufraghi e la storia di una famiglia di artisti che rende la chiesetta a tutt’oggi incredibile per i suoi stupefacenti interni che ogni anno affascinano migliaia di turisti. La leggenda di cui non vi è traccia nella storia, narra che una nave in balia della tempesta e i suoi marinai iniziarono a pregare il quadro della Madonna di Piedigrotta presente sulla nave e facendo voto alla Vergine che, in caso di salvezza, avrebbero eretto una cappella e l’avrebbero dedicata alla Madonna. Avvenne il naufragio e i marinai a nuoto raggiunsero la riva. Insieme a loro anche il quadro della Madonna di Piedigrotta e la campana di bordo datata 1632. Decisi a mantenere la promessa fatta, scavarono nella roccia una piccola cappella e vi collocarono la sacra immagine. La storia invece vede una famiglia di artisti, i Barone, che nel corso delle generazioni dal 1880 sino agli anni 60 del Novecento ampliò e decorò la grotta con statue di pietra scolpita. La tradizione continuò fino a raggiungere un discendente dei primi artisti, che viveva in Canada ma che decise di occuparsi della chiesetta che ormai era stata preda di atti vandalici, cosicché nel giro di qualche anno la chiesetta tornò al suo splendore. L’artista ricevette un ringraziamento pubblico nella Sala Consiliare del Comune di Pizzo ad opera dell’assessore e del Sindaco. Oggi la Chiesa è il secondo monumento più visitato in Calabria dopo i Bronzi di Riace.

E la “Pizzapundi”? Una foto su questa passeggiata sul mare va sicuramente fatta. Presente sin dagli anni ’60 la Pizzapundi permette di fare una suggestiva camminata passando sugli scogli e se vi piace camminare come veri sportivi, raggiungere la Croce di Pamboffa sarà un gioco da ragazzi grazie al percorso di media difficoltà che porta ad un crocefisso all’aperto a circa 400 m sul livello del mare. Il panorama all’arrivo merita sicuramente, e anche qui qualche fotografia va fatta.
Piazza del Repubblica vanta un incredibile affaccio sul mare “U’ Spunduni” che garantisce un panorama mozzafiato sul golfo sino a Tropea. La suggestione è incredibile soprattutto se siete amanti dei tramonti.

Vi segnaliamo altre chiese da visitare.
La Chiesa dei Morti ossia La Chiesa dei S.S. Martiri del Purgatorio e di Maria S.S. delle Grazie. Il curioso nome le è stato attribuito perché la cripta contiene una fossa di tumulazione in cui sono stati rinvenuti vari scheletri seduti e verticali, un ambiente con tombe a scolo. La scoperta è del 1973 e avvenne durante alcuni lavori di rifacimento della pavimentazione.
La più antica chiesa di Pizzo è la Chiesa della Madonna del Carmine e poi la Chiesa di S. Francesco di Paola e Santo Rocco costruita come ringraziamento dopo una epidemia di peste che si crede cessò proprio grazie all’intercessione di S. Rocco.

Dopo tante visite, passeggiate ed escursioni non si può non gustare il famoso gelato di Pizzo che può definirsi un motivo a parte per la visita del borgo calabrese. Il tartufo di Pizzo è un prodotto tipico della pasticceria calabrese nato a Pizzo, per opera di Giuseppe De Maria ("Don Pippo").
Ne esistono diverse varianti, tutte buonissime e da provare. Fate attenzione, quindi, potreste passare la giornata a mangiare gelato!