Posti Incantevoli nel Lazio - LA RIVIERA DI UILSSE
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Lazio · 23 Maggio 2025
La Riviera d'Ulisse è quella striscia di costa del Lazio Meridionale in provincia di Latina. Il suo "cuore" è il Golfo di Gaeta, un luogo forse unico al mondo, con oltre cinquanta chilometri di spiagge di fine rena, caratterizzate da promontori costieri rocciosi e montagnosi con i rilievi Aurunci che si innalzano oltre i 1.000 metri a strapiombo sul mare. La Riviera di Ulisse è un stupendo susseguirsi di spiagge di sabbia fine, mare cristallino e promontori rocciosi sulla costa di Latina, che comprende San Felice Circeo, Terracina, Gaeta e Sperlonga.

La Riviera di Ulisse, così chiamata per sottolinearne l’origine mitologica, conserva angoli di meraviglia: rocce a strapiombo sotto cui si aprono calette, insenature sabbiose e baie di spiagge di dune e acque cristalline. Il tutto permeato di semplicità, autenticità e da un ritmo di vita disteso, lo stesso che nel I secolo d.C. aveva sedotto l’imperatore Tiberio che a Sperlonga fece costruire una villa i cui resti sono ancora visitabili. Perché se il mito vuole che vi sbarcò Ulisse, sicuramente fu luogo di villeggiatura prediletto dagli antichi romani. E infatti il patrimonio archeologico è notevole, con centri abitati che sono eredi di città latine sorte lungo la via Appia e la via Flacca, come Gaeta, Sperlonga, Formia, Terracina.

La ricerca dei luoghi toccati dagli eroi viaggiatori, il greco Ulisse ed il troiano Enea, ha affascinato i lettori di Omero e Virgilio fin dalle epoche antiche. Ed è così che si è affermata la tradizione che vede gli eroi “venuti dal mare” approdare sulle coste del Lazio Meridionale e vivere qui alcune delle loro avventure più avvincenti: l’incontro con i Lestrigoni giganti antropofagi a Formia, il lungo soggiorno di Ulisse dalla maga Circe presso il monte “Circeo” (da lontano si scorge ancora il profilo della maga che trasformava gli uomini in animali, oggi inserito nel Parco Nazionale), la morte dell’amata nutrice di Enea a Gaeta, che ne ha preso il nome. Nel mito, per Ulisse ed Enea ogni approdo nascondeva insidie e pericoli.

Nella realtà, invece, dagli antichi imperatori romani ai vip della “dolce vita” degli anni ‘60, questo tratto di costa del Lazio Meridionale, con le sue lunge spiagge sabbiose e gli alti promontori rocciosi, rappresenta la bellezza e una meta elitaria e privilegiata di svago e villeggiatura.
Un fascino antico e misterioso promana da questi luoghi ancora poco turistici, la cui bellezza paesaggistica e la cui carica evocativa erano molto apprezzate nei tempi antichi dai personaggi più importanti di Roma: Cicerone aveva villa a Formia, dove fu costretto al suicidio, l’imperatore Tiberio scelse invece la più appartata e scoscesa Sperlonga, mentre l’imperatore Domiziano prediligeva le placide acque del lago di Paola (Sabaudia). E per decorare la grotta-triclinio della sua straordinaria villa, Tiberio scelse proprio il mito di Ulisse, fissando per sempre nel marmo la terribile impresa di Polifemo e quella di Scilla.
Testimonianze incredibili dell’antichità classica sono anche i scenografici templi e i monumentali mausolei che svettano dall’alto del promontorio di Terracina. Poi vennero buio e le devastazioni barbariche. Dopo l’anno mille la vita rifiorì e l’arte medievale produsse autentici capolavori nella straordinaria Cattedrale di Terracina dal pavimento di marmi intarsiati e nel borgo marinaro di Sperlonga, con le sue case bianche arroccate e strette le une alle altre contro il pericolo saraceno.