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I mosaici più belli d’Italia, da Venezia alla Sicilia
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Italia da Visitare · 27 Settembre 2022
Sono molte le meravigliose opere mosaiche in Italia, ora vediamo insieme alcune di esse e le  città italiane più ricche di mosaici da ammirare.

Basilica di san Vitale a Ravenna:



Per secoli i Romani e i Bizantini, e prima ancora i Sumeri, hanno utilizzato la tecnica del mosaico per decorare ville, terme, palazzi e chiese. Queste ultime hanno reso la città di Ravenna la capitale dei mosaici in Italia: qui si trovano i più alti esempi di capolavori musivi, patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. I più belli si possono ammirare nella basilica di san Vitale: quando si entra è impossibile non emozionarsi di fronte agli enormi mosaici d’epoca bizantina che rappresentano con vividi colori scene sacre e personaggi storici come gli imperatori Giustiniano e Teodosia con i ministri e le matrone. Sul pavimento della chiesa è stata realizzata un’opera che rappresenta un labirinto, elemento iconografico spesso usato per obbligare il credente a redimersi attraverso la preghiera. Per gli appassionati di mosaici è bene recarsi anche al mausoleo paleocristiano di Teodorico e di Galla Placidia, alla basilica di sant’Apollinare, alla Domus dei tappeti di pietra e nel battistero degli Ariani, tutti luoghi d’arte ricoperti di bellissime e preziose tessere dai colori scintillanti.


Cattedrale di San Marco a Venezia:



Nel capoluogo veneto si concentra la storia e il successo dei mosaici medievali in Italia: l’arte veneta, legata sia alle gusto occidentale del nascente stile gotico sia alle influenze orientali bizantine, si esalta nella magnifica basilica di san Marco con i suoi appariscenti mosaici dorati, simbolo della luce divina. Luogo del potere della Repubblica Veneziana, la celebre basilica mostra con i suoi sfarzi il potere dei Dogi attraverso un continuo arricchimento di colonne, fregi, marmi, sculture e ori portati a Venezia sulle navi dei mercanti che arrivavano dall’Oriente. I mosaici più antichi, molti dei quali restaurati dopo i numerosi incendi, risalgono all’XI secolo e sono quelli dell’ingresso e dell’abside con le figure dei santi, degli apostoli e del Cristo pantocratore. In seguito artisti veneziani e bizantini decorarono a mosaico l’atrio con storie dell’Antico Testamento, le cupole laterali con quelle dei santi, la cupola della Pentecoste e quella sull’altare maggiore. Le ultime decorazioni musive, invece, furono quelle della cappella Zen dove operò un importante arista bizantino. Interessanti sono anche i meravigliosi mosaici policromi del XII secolo che ricoprono il pavimento e quelli del battistero, eseguiti nel XIV secolo.

Basilica Costantiniana di Aquileia:



La basilica di santa Maria Assunta di Aquileia ospita preziose opere musive policrome che rappresentano raffigurazioni cristiane, tra cui i celebri “Buon Pastore” e “Vittoria eucaristica”. La chiesa custodisce anche il magnifico mosaico pavimentale, considerato il più antico e il più grande in tutto l’Occidente. L’enorme opera risale al IV secolo e raffigura piante, animali fantastici, cieli e costellazioni; è ricca di allegorie e di simbologie, come la celebre lotta tra il gallo e la tartaruga, che rappresentano il bene e il male.

Duomo di Orvieto:



La facciata del duomo gotico di Orvieto è di una bellezza che lascia senza fiato: i suoi preziosi mosaici policromi, pensati e creati secondo un preciso schema iconografico, raffigurano gli episodi salienti della vita di Maria, una delle figure più venerate e onorate del cristianesimo cattolico. Le opere musive, in gran parte danneggiate e perdute nei secoli, mostrano anche il battesimo di Cristo e confluiscono verso l’alto con la scena dell’incoronazione della Madonna, passando dall’assunzione in cielo alla natività. La stessa cattedrale, caratterizzata da un enorme rosone, è considerata una delle più belle al mondo, ricca di affreschi e di opere d’arte.


Basilica di Santa Cecilia in Trastevere a Roma:



Nel cuore di Trastevere, caratteristico quartiere nel centro di Roma, si trovano due basiliche decorate con preziosi mosaici dorati: santa Maria e santa Cecilia. Quest’ultima custodisce nell’abside un’opera musiva di immenso valore, commissionata da Papa Pasquale I nell’820, l’epoca di maggior splendore per la realizzazione dei grandi mosaici. L’opera a tessere vitree, simbolo di potere e di grandezza, raffigura il Cristo Redentore attorniato da santi e alla presena del Papa: sulla sinistra ci sono san Paolo, santa Cecilia e il pontefice che presenta il modellino della chiesa a Gesù e, sulla destra, san Pietro, santa Agata e san Valeriano. Al di sotto si trovano dodici agnelli con la testa rivolta verso lo Spirito Santo.

Museo archeologico di Napoli:



Il Museo archeologico nazionale di Napoli ospita, tra gli altri, il bellissimo e famoso mosaico della “Battaglia di Isso”, scoperto nel 1831 presso una villa di Pompei. Con oltre un milione e mezzo di tessere policrome è la rappresentazione di una delle più famose battaglie condotte da Alessandro Magno. L’opera musiva, copia fedele di un dipinto dell’antico pittore greco Filosseno di Eretria, è solo una delle tante, ma di dimensioni minori, ritrovate tra le rovine di Pompei a dimostrazione della ricchezza dell’antica città campana, distrutta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C.

Cattedrale di Otranto:



Il capolavoro della principale chiesa di Otranto, costruita sugli antichi resti di una domus romana nel 1068 per volontà del vescovo Guglielmo, è il suo pavimento: qui, lungo tutta la navata centrale, un monaco di nome Pantaleone adagiò nel 1163 milioni di tessere creando un immenso mosaico policromo. Nella sua vastità l’opera è una sorta di narrazione che inizia dal peccato originale e prosegue tra i passi della Bibbia e i riferimenti alla storia antica. Le figure sono tantissime e le scene elaborate richiamano alla mente la figura del labirinto tra i vizi e le virtù dell’uomo. La cattedrale, dalla facciata semplice e imponente, ospita anche sei altari e una bellissima cripta bizantina.


Villa Romana del Casale di Piazza Armerina:



Nel cuore della Sicilia la fastosa Villa imperiale del Casale di Piazza Armerina è famosa per i suoi preziosissimi mosaici, tra le massime espressioni dell’arte musiva. La Villa, lussuoso edificio patrizio costruito tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C., custodisce terme, sale e gallerie che ruotano intorno al gioiello della struttura, 3.500 metri quadrati di mosaici policromi pavimentali, perfettamente conservati. Le straordinarie opere d’arte dai colori vividi raffigurano esuberanti scene di caccia, corse con le quadrighe, giovani atlete in abiti succinti e saghe di eroi e miti come Ulisse e Polifemo, raffigurato con tre occhi. Nella villa, inserita nell’elenco dei beni dell’Unesco, è stato creato un percorso per i visitatori che, spostandosi tra i numerosi ambienti, possono rivivere la quotidianità dell’antica Roma.

Duomo di Monreale - Palermo (per vedere il video spettacolare dell'interno del duomo clicca qui) :



Il duomo di Monreale è una delle testimonianze più impressionanti di quella stagione artistica straordinaria che la Sicilia visse nel XII secolo. Sulle pareti del duomo si snoda un ciclo musivo, conservatosi pressoché intatto, che racconta la storia della salvezza, dalla creazione del mondo alla resurrezione di Cristo, in un percorso che ha alle sue estremità le due figure imponenti del Cristo pantocratore dell’abside, le cui braccia si aprono in un abbraccio commovente che accoglie il fedele lasciandolo senza parole, e della Vergine nella controfacciata, la cui maternità è segno perenne del rinnovarsi della presenza di Cristo che accompagna la vita degli uomini, posto genialmente sopra la porta attraverso la quale i fedeli lasciano la basilica per portare nel mondo la loro speranza. Oltre alla sequenza narrativa vetero e neotestamentaria, le pareti della basilica ospitano una impressionante serie di ritratti di santi, testimonianze perenni della vita della Chiesa.



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