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Regioni Italiane: Il Veneto
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Francesca Ur, in Veneto · 14 Febbraio 2021
Il Veneto è una regione che comprende al suo interno molte forme del paesaggio naturale: dalla fascia costiera affacciata sull'Adriatico alla pianura veneto-friulana uniforme e monotona, che poi si innalza nei dodici rilievi dei Colli Euganei e dei Colli Berici, fino ad arrivare alle Alpi nella parte più settentrionale comprendendo la maggior parte delle Dolomiti. Una regione ricca di storia che si fonde con quella di Venezia tant’è che l'elemento principale della bandiera e dello stemma è il leone di San Marco, che è stato per diversi secoli simbolo della Repubblica di Venezia.



Numerosi sono i passi dolomitici che attraversano l'area montana regionale: Passo di Giau, Passo di Valparola, Passo Fedaia, Passo di Falzarego, Passo di Campolongo, Passo Duran, Forcella Staulanza, Passo della Mauria, Passo di Monte Croce di Comelico, Passo Tre Croci, Passo Xomo, Passo Cibiana, Passo Buole, Passo San Boldo, Forcella Lavardet, Passo Croce d'Aune, Forcella Aurine, Cima Sappada, Sella di Riota.



Sono presenti importanti fiumi (Po, Adige, Brenta, Piave, Livenza, Bacchiglione, Tagliamento) e il Lago di Garda che fa caso a sé, dato che, grazie alla sua dimensione, mediamente mite per tutto l'anno, possiede caratteristiche subtropicali con inverni miti ed estati molto calde. Dal freddo delle Dolomiti a quello mediterraneo della costa adriatica, il Veneto riassume tutte le temperature d'Europa. In Veneto vi sono un parco protetto nazionale e cinque regionali: parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, Parco naturale regionale delle Dolomiti d'Ampezzo, Parco regionale dei Colli Euganei, Parco naturale regionale della Lessinia, Parco naturale regionale del Fiume Sile, Parco regionale del Delta del Po e vi sono anche sei Riserve naturali regionali, quattordici Riserve naturali statali, due Zone umide di importanza internazionale, nove Foreste demaniali regionali e diversi Parchi e Riserve regionali di interesse locale.



Cenni storici
Abitato già nella preistoria, dapprima insediamento degli Euganei, fu in epoca protostorica occupato dal popolo dei Veneti, secondo la leggenda classica originari della Troade e della Paflagonia in Anatolia, oggi Turchia. Le prime infiltrazioni di tribù germaniche nel territorio della regione ebbero luogo già nel 168-169 d.C. con il saccheggio di Oderzo per opera dei Quadi e dei Marcomanni. Fu tuttavia a partire dal V secolo che le incursioni si fecero ripetute e più devastanti, con gli Unni, gli Eruli, infine con gli Ostrogoti di Teodorico, che stabilirono il loro regno sul Veneto e sull'Italia nel 493. Nel 568 d.C., però ebbe luogo la formidabile e devastante invasione dei Longobardi. Fu in quella fase che in Veneto venne a crearsi una separazione tra la zona continentale, sotto il dominio longobardo, e quella costiera, ancora dipendente dall'Impero bizantino.
Le terre venete appartenenti al nuovo regno longobardo vennero divise tra i ducati, di Vicenza, Verona e Ceneda. Il tessuto sociale della Terraferma conobbe un rapido declino; una certa continuità della vita cittadina fu garantita dai vescovi, divenuti riferimenti autorevoli in campo morale, culturale e sociale. Vi sorsero fondazioni monastiche legate o dipendenti dall'abbazia di Bobbio che crearono le basi per lo sviluppo dell'agricoltura, con la diffusione di vigneti, castagneti, oliveti, mulini e frantoi. Si riaprirono le vie commerciali e di comunicazione: olio, sale, legname, carne, ecc. Fra queste il grande Priorato di San Colombano di Bardolino, con il territorio del lago di Garda, dei fiumi Adige, Mincio, la zona della Valpolicella e del veronese, fra le varie produzioni vitivinicole e di olio del territorio monastico si distinguevano anche le peschiere del Garda, il cui pesce veniva commercializzato grazie alla conservazione sotto sale e olio.



La zona bizantina venne invece dapprima unita nel 580 ai superstiti territori settentrionali nel costituire l'eparchia Annonaria, per essere poi resa nel 584 provincia autonoma dipendente dall'Esarcato d'Italia col nome di Venetia maritima. Dall'entroterra le autorità politiche e religiose romano-venete, assieme a parte delle popolazioni, trovarono rifugio nei principali centri lagunari che già da un secolo avevano incominciato a svilupparsi, andarono quindi a costituire, nel 697, durante il regno dell'imperatore Leonzio, il ducato di Venezia.
A partire dai primi decenni dopo il 1000, si assistette in tutto il Veneto a un decollo economico e a una ripresa della vita sociale nelle città principali, che incominciarono a esercitare un controllo egemonico sul loro contado. Dalla fine del X secolo, poi, Venezia incominciò la sua espansione marittima nell'Adriatico, del quale prese a configurarsi come potenza egemone fino a farlo diventare il Golfo di Venezia, e ad accrescere enormemente i propri privilegi e commerci in Oriente. Il milleduecento fu contraddistinto dall'espansione del potere veneziano in tutto il Mediterraneo orientale, culminato con la Quarta crociata e la creazione nel 1205 dell'Impero latino di Costantinopoli, nel quale a Venezia era garantito il dominio sulla quarta parte e mezza dell'impero di Romània assumendo il nome di Stato da Mar includendo, oltre ai territori dell'Istria e della Dalmazia, le isole Ionie, Creta, Cipro, e tutta una serie di basi e piazzeforti nel Peloponneso, nell'Egeo e in Anatolia. Nonostante il mare fosse la fonte primaria della propria ricchezza, Venezia non perse mai interesse per l'entroterra. Fu a partire dal XIV secolo che la Serenissima incominciò a intervenire in modo sempre più deciso nella politica regionale. Il potere e l'influenza crescente della repubblica suscitarono le gelosie dei suoi vicini, che costituirono nel 1379 una formidabile coalizione ma la Repubblica di Venezia conquistò l’entroterra padano-veneto e l'unità del Veneto fu praticamente ricomposta. Per queste terre, oltre alla fine dei conflitti e alla instaurazione di un governo stabile e rispettato, le dedizioni alla Serenissima significarono, di solito, la concessione di particolari statuti di autonomia che garantivano, in cambio dell'atto di soggezione a Venezia e dell'accettazione di governatori inviati dal Senato Veneto, il mantenimento di gran parte degli istituti e delle leggi preesistenti: lo Stato da Tera nasceva, di fatto, come sorta di stato federale ante litteram. Nella seconda metà del Quattrocento e agli inizi del Cinquecento, la repubblica di Venezia espanse ulteriormente i propri possedimenti e la repubblica veneta, fra Stato da Mar e Stato da Tera, costituiva un impero multietnico abitato da veneti, lombardi, friulani, istriani, romagnoli, dalmati, croati, albanesi, pugliesi, greci e ciprioti finchè il 14 maggio 1509 ad Agnadello nel cremasco, le truppe venete sono sbaragliate dall'esercito di Luigi XII di Francia: in pochi giorni gran parte dello Stato da Tera è occupato dal nemico.



Al declino dei commerci e dell'impero marittimo della Serenissima incominciato nel Cinquecento, si accompagnò una crescente attenzione del patriziato per la proprietà fondiaria di terraferma, riducendo progressivamente il dinamismo del ceto dirigente e portando sempre più verso la stagnazione sociale e politica della repubblica. Alla fine del XVIII secolo fermenti rivoluzionari e borghesi percorrevano anche la repubblica veneta, mentre dalle Alpi irrompevano le truppe di Napoleone Bonaparte, disceso nella campagna d'Italia. Venezia rifiutò di schierarsi, dichiarando la propria neutralità e al contempo rifiutando di mobilitare le truppe a difesa dei propri territori. Il Veneto divenne campo di battaglia tra gli opposti schieramenti. La Terraferma venne infine occupata dalle truppe francesi, cui venne permesso di entrare nelle città.
Il Veneto rimase dunque sotto amministrazione austriaca dal 1797 al 1805 quando, in seguito alla Pace di Presburgo, venne annesso al Regno d'Italia di dominazione francese, nell'ambito del quale rimase per un decennio. Con la caduta di Napoleone il dominio austriaco venne ristabilito con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
L'unione del Veneto al Regno d'Italia avvenne nel 1866.
Il 24 maggio 1915 l'Italia entrò nel primo conflitto mondiale (primo colpo di cannone sparato dal Forte Verena) a fianco delle potenze dell'Intesa. Il collasso del fronte nella notte del 24 ottobre 1917, durante la battaglia di Caporetto, trasformò di colpo il territorio veneto nel cuore del nuovo fronte. Sotto la minaccia dell'accerchiamento e della sconfitta totale, l'esercito tentò un ripiegamento in breve trasformatosi in rotta. La via che minacciava i capoluoghi veneti si presentava completamente spalancata per l'imperial-regio esercito austro-ungarico. Nel disperato tentativo di difendere Venezia e la sua preziosa base navale, l'esercito italiano tentò di riorganizzarsi prima sulla Livenza, quindi si attestò sul Piave, dove si impegnò in una lunga battaglia di resistenza. I territori a nord del fronte rimasero quindi in mano austriaca sino al 1918 e alla vittoria finale nella battaglia di Vittorio Veneto. La prima guerra mondiale lasciò sul territorio gravissimi danni. Interi paesi vennero cancellati lungo la linea del Piave, così come in montagna (Asiago venne completamente rasa al suolo) mentre le campagne risultavano incolte e spopolate.



L'enorme povertà lasciata dalle macerie della guerra favorì una massiccia emigrazione, diretta in massima parte verso i paesi dell'America latina e altre regioni d'Italia. La seconda guerra mondiale apportò nuove distruzioni. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 il territorio venne occupato dalle truppe germaniche. Verona divenne una delle capitali della RSI, con l'insediamento di importanti comandi militari e di alcuni ministeri. In questo periodo enormi distruzioni vennero causate dai bombardamenti aerei (particolarmente feroce quello che colpì e rase al suolo gran parte di Treviso). E altri massicci bombardamenti su Padova e Verona e in particolare Vicenza, anche questa quasi rasa al suolo. Enormi distruzioni patì in particolare poi il polo industriale di Marghera, ripetutamente colpito dai bombardamenti alleati.
Il territorio veneto divenne quindi terreno delle azioni di guerriglia durante la Resistenza partigiana. Con la resa incondizionata dell'occupante tedesco il 29 aprile 1945 il Veneto venne infine liberato dal nazi-fascismo.



Turismo
Il Veneto detiene il primato di regione più visitata d'Italia. I settori turistici possono essere suddivisi nei seguenti ambiti: Città d'arte, Mare, Montagna, Terme, Lago. In Veneto sono presenti otto beni inseriti nella lista dei siti patrimonio dell'umanità redatta dall'agenzia UNESCO, in quanto rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale o naturale: Venezia e la sua Laguna, Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto, Orto botanico di Padova, Città di Verona, Le Dolomiti, Siti palafitticoli preistorici attorno alle Alpi, Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale, Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Citiamo inoltre come luoghi di grande interesse storico, architettonico e naturalistico Palazzo Ducale a Venezia, Villa "la Rotonda" di Andrea Palladio a Vicenza, L'orto botanico di Padova, Vista da colle San Pietro di Verona, Le Tre Cime di Lavaredo nel cuore delle Dolomiti bellunesi, L'ingresso alla fortezza di Peschiera, Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.
Anche i teatri oltre che sotto l’aspetto culturale sono un’importantissima pagina turistica del Veneto. Ricordiamo Teatro La Fenice, Teatro Malibran, Teatro stabile del Veneto Carlo Goldoni, Teatro Verdi (Padova), Teatro Olimpico, Teatro Filarmonico (Verona), Teatro romano di Verona, Teatro comunale Mario Del Monaco di Treviso, Teatro Accademia di Conegliano, Il Teatro Accademia di Conegliano, Teatro Rivoli di Valdagno, il teatro più grande del Veneto e uno dei più grandi del nord est. È chiuso dal 30 giugno 1981. Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Salieri di Legnago, Teatro "Mario Del Monaco" di Treviso, Teatro de la Sena di Feltre, Teatro Sociale di Villa Bartolomea.



Feste tradizionali
Festa del Redentore: si svolge la terza domenica di luglio a Venezia con spettacoli pirotecnici e processioni fino alla Basilica del Redentore, costruita come voto cittadino per la fine della peste del 1575-1576. Anche in tutto l'entroterra la gente si ritrova alla sera per mangiare all'aperto e assistere agli spettacoli pirotecnici organizzati nei vari paesi.
Festa della Madonna della Salute: si celebra il 21 novembre a ricordo della fine della lunga pestilenza che decimò la popolazione veneziana fra il 1630 e il 1631. Un ponte di barche viene approntato per l'occasione, mentre la popolazione si reca in processione presso la Basilica di Santa Maria della Salute, aperta per l'occasione fino a sera tarda.
Carnevale di Venezia: festa di antichissima tradizione, prevede una nutrita serie di spettacoli di vario tipo in città, sia nei teatri sia all'aperto per tutto il periodo carnevalesco. Un tempo durava dall'Epifania fino al mercoledì delle Ceneri: oggi il periodo è limitato ai sei giorni che vanno da giovedì grasso al martedì grasso successivo.
Regata delle Antiche Repubbliche Marinare: si svolge ogni anno in un giorno compreso tra la fine di maggio e l'inizio di luglio, ed è ospitata a rotazione da Amalfi, Pisa, Genova e Venezia.
Festa della Sensa: si svolge a Venezia a partire dall'anno 1000, il giorno dell'Ascensione. Prevede una serie di manifestazioni, fra le quali un corteo storico di barche che di fronte alla Chiesa di San Nicolò del Lido di Venezia celebra la cerimonia dello Sposalizio del Mare.



Festa di Sant'Antonio da Padova: si svolge il 13 giugno, e prevede una processione per le vie del centro di Padova.
Brusa vecia: si svolge la sera dell'Epifania e prevede l'incendio di un fantoccio raffigurante la Befana e simboleggia il buttarsi alle spalle le cose vecchie per essere pronti ad accogliere il nuovo anno.
Festa del Panevin: si svolge nei giorni vicini all'Epifania, e prevede dei falò in piazza o nei cortili delle case di campagna, attorno ai quali ci si trova per mangiare la pinza (dolce veneto) e vin brulé. La sua origine è antichissima e pare risalga a riti protostorici. Attualmente è ancora molto diffusa e sentita.
Regata Storica: si svolge la prima domenica di settembre a Venezia e coinvolge la cittadinanza in una gara di voga alla veneta accompagnata da sfilate in barche storiche.
Partita a scacchi di Marostica: la partita a scacchi di Marostica si svolge nella piazza sotto il castello di Marostica che ricorda una scacchiera e rievoca una partita che, secondo la tradizione odierna, si sarebbe svolta verso l'anno 1454 tra due nobili giovani.
Vendri gnocolar: si svolge l'ultimo venerdì del Carnevale di Verona, ed è caratterizzata dalla maschera del papà del gnoco, la più antica maschera veronese.
Bati marso o bruxa marso: festa popolare che avviene ai primi di marzo in quello che un tempo era il Capodanno veneto. In questi giorni si bruciano dei falò per risvegliare la natura e alcuni bambini girano per il paese e la campagna facendo rumori con pentole o utensili di lavoro. Tali riti sopravvivono soprattutto nella fascia pedemontana da Verona e Vicenza fino a Treviso.

Eventi culturali
Molti gli eventi che animano la vita culturale della regione, alcuni dei quali anche di richiamo internazionale. Fra tutti, vanno segnalati i seguenti:
Biennale di Venezia: ente no-profit di promozione artistica che si divide nei settori musica, architettura, danza, cinema (di cui la mostra del cinema è una produzione) e teatro.
Festival lirico areniano: si tiene ogni estate all'Arena di Verona, dove vengono allestite le opere liriche più famose.
Veneto Jazz Festival: festival di danza e musica jazz che si svolge nei luoghi più suggestivi della regione, soprattutto nella pedemontana (Bassano del Grappa, Marostica, ecc.).
Carnevale di Venezia, uno dei carnevali più conosciuti al mondo.
Operaestate Festival Veneto: festival di spettacolo dal vivo che si tiene a Bassano del Grappa nei mesi estivi annualmente.
Incontri asolani - Festival internazionale di musica da camera: rassegna di musica da camera di richiamo internazionale, ha luogo nei luoghi suggestivi di Asolo.
Premio Campiello (Venezia): premio letterario
Mostra internazionale dell'illustrazione per l'infanzia di Sarmede: mostra che si svolge ogni anno e che raccoglie illustrazioni per l'infanzia provenienti da tutto il mondo.
Cortina InConTra: è una serie di incontri che avvengono a Cortina d'Ampezzo, dove alcuni ospiti illustri dibattono di cultura, attualità, politica e società. Molti i politici che vi prendono parte, facendo di questo evento uno dei più seguiti durante i mesi estivi.
Rassegna internazionale di canto corale di Mel, in provincia di Belluno è un festival suddiviso in tre serate in cui si esibiscono tra la fine di giugno e l'inizio di luglio cori polifonici provenienti da tutto il mondo.
Vivavoce: festival internazionale di musica a cappella; si tiene principalmente in teatri e chiese di Treviso e Castelfranco Veneto.
Festival nazionale dei sosia d'Italia: festival nazionale di musica e spettacolo live di sosia di personaggi famosi nazionali e internazionali; si tiene principalmente a Bibione[64].



Estate teatrale veronese: rappresentazioni teatrali principalmente al teatro romano di Verona, dove viene messo in scena soprattutto William Shakespeare.
Treviso Suona Jazz: festival di musica jazz della città di Treviso.
Premio Camposampiero. Premio Nazionale Biennale di poesia religiosa. Palio
Diverse città inoltre organizzano il palio, tra cui vale la pena citare:
Palio di Noale: rievocazione storica del Palio pedestre disputato a Noale nel 1339 e 1347 sotto la signoria dei Tempesta.
Palio di Feltre: si disputa la prima domenica di agosto. Oltre alla corsa di cavalli prevede la gara di tiro con l'arco, la staffetta e il tiro alla fune.
Palio della Marciliana: si disputa a Chioggia (VE) la terza domenica di giugno di ogni anno. È una gara di tiro con la balestra da banco.
Palio dei 10 Comuni del Montagnanese: si disputa la prima domenica di settembre. Oltre alla corsa di cavalli prevede la tenzone degli arcieri, la corsa dei gonfaloni e il tiro alla fune.
Palio del drappo verde di Verona: si tratta di una rievocazione del Palio istituito nel 1208.



Cucina
La presenza di zone umide molto importanti, quali il Delta del Po, e la presenza di numerosi fiumi e corsi d'acqua hanno permesso la coltivazione di moltissime specie vegetali. Inoltre, la varietà di terreni e di altitudini, hanno reso possibile la diversificazione delle colture.
Alcune delle produzioni tradizionali regionali:
Asparago di Badoere
Fagiolo di Lamon della Vallata Bellunese
Ciliegia della Val d'Alpone
Ciliegia di Cazzano di Tramigna
Ciliegia di Marostica
Brodo di giuggiole di Arquà Petrarca
Olio extravergine d'oliva Garda
Riso Nano Vialone Veronese
Prosciutto Veneto Berico-Euganeo
Sopressa di Valli o Vicentina
Formaggio Asiago
Formaggio Piave
Formaggio Morlacco, stagionato solo per 15 giorni
Formaggio Bastardo, prodotto sul Monte Grappa
Formaggio delle malghe del Monte Cesen
Mais Marano
Mais Biancoperla
Formaggio Monte Veronese
Melone del Delta polesano
Riso del Delta del Po
Anguilla del Delta del Po
Vongola verace del Polesine
Cozza di Scardovari
Moscardino di Caorle
Canestrello bianco di Caorle
Broccolo fiolaro di Creazzo

Piatti tipici
Il contributo delle culture con le quali, storicamente, la Repubblica di Venezia entrò in contatto, è evidente anche nella tradizione culinaria della regione. Infatti, la presenza di elementi provenienti da culture del Medio e dell'Estremo Oriente si può riscontrare sia nei piatti veneziani sia in quelli regionali. Tuttavia, va evidenziata la differenza tra zone montane, zone di pianura e zone costiere, dove la diversità di prodotti offerti dall'agricoltura o dalla pesca ha determinato una diversità anche culinaria, prediligendo piatti a base di carne e formaggi nelle zone montane, ortaggi, carni suine e ovine in pianura, piatti di pesce nelle zone costiere e dei laghi, o nelle campagne ricche di canali e risaie.

I piatti tipici più apprezzati:
Agnolini, Sarde in saor, Gamberi in saor (leggi la ricetta cliccando qui), Fegato alla veneziana, Risi e bisi, Pandoro e nadalin ecc…

Tra i vini e i liquori ricordiamo Acqua di melissa, Brodo di giuggiole, Liquore alla prugna, Liquore Fragolino, Grappa veneta di vario tipo, Amaro al radicchio rosso di Treviso, Amaro del Cansiglio, Barancino, Maraschino, Tagliatella, Spritz.



Tra i vini veneti più famosi vanno ricordati i seguenti: Valpolicella, Valdadige, Lessini Durello, Lugana, Custoza, Recioto di Gambellara, Amarone della Valpolicella, Recioto della Valpolicella, Bardolino, Raboso, Soave, Recioto di Soave, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene (da ricordare particolarmente la tipologia Superiore di Cartizze), Cabernet di Treviso, Breganze Torcolato

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