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Borghi d'Italia: Étroubles (Valle d'Aosta) un Museo a Cielo Aperto
Guida di Viaggi e Turismo in Italia - Visit Italy
Pubblicato da Italy FOR Tourist in Valle d'Aosta · 13 Ottobre 2022
Etroubles è un piccolo comune di appena 500 abitanti in Valle del Gran San Bernardo. Paesino antichissimo, con il nome di Restapolis (o Stipulae) esisteva già in epoca romana. Si sviluppò in epoca medievale sfruttando la sua posizione lungo la Via Francigena.



Il piccolo borgo medievale di Étroubles si trova a 1270 metri di altitudine nello splendido contesto alpino della valle del Gran San Bernardo, circondato da ampi boschi e verdi pascoli. La località era già nota all’epoca dei romani con il nome di Restopolis, poiché si trova sull’antica Via delle Gallie, via di transito per l’Alpis Poenina, l’attuale Colle del Gran San Bernardo. Lungo questo percorso, in epoca successiva, si sviluppò anche la Via Francigena, l’importante strada che nel Medioevo collegava le isole britanniche a Roma e Gerusalemme, percorribile ancora oggi e frequentata da molti pellegrini.



La storia
23 a.C., con la vittoria sui Salassi da parte dell’esercito romano, interessato a controllare il valico del Gran San Bernardo che porta in Svizzera, l’antica Via delle Gallie, ancora oggi visibile in alcuni tratti, diventa un’importante arteria di comunicazione: su questa strada si trova Eudracinum, l’odierna Étroubles, probabile residenza invernale della guarnigione militare romana.
994, il vescovo Sigerico durante il suo ritorno da Roma a Canterbury transita per la Via delle Gallie, che diventerà poi la Via Francigena; passano il valico della montagna, per tutta l’età antica e il Medioevo, armate, mercanti, personaggi illustri, pellegrini.
1050, San Bernardo, canonico e arcidiacono di Aosta, fonda nei pressi del valico l’ospizio, che da lui prende nome, del Gran San Bernardo.
1273, i Savoia autorizzano gli abitanti di Étroubles e Saint-Rhémy-en-Bosses ad accompagnare sul colle del Gran San Bernardo i viaggiatori e i mercanti diretti da Aosta in Svizzera; svolgono questo lavoro i marroniers, portatori e guide alpine ante litteram che, fino a tutto l’Ottocento, contribuiscono in modo decisivo allo sviluppo dell’economia locale.
1317, è fondato a Étroubles un ospizio per dare ricovero ai pellegrini romei di passaggio; ancora nel 1699 si contano due camere e due letti.
1783, decade il privilegio della Viérie ou Marronnage che in 510 anni ha fatto la fortuna degli abitanti di Etroubles e Saint-Rémy.
1800, Napoleone passa il Gran San Bernardo con oltre 40 mila uomini; la sera del 20 maggio arriva a Étroubles, dove si ferma per la notte.
1853, nasce qui la prima latteria sociale, o turnaria, della Valle d’Aosta.
1880, Étroubles comincia a diventare luogo di villeggiatura; nel 1893 esistono già due alberghi.

COSA FARE:
À Etroubles, avant toi sont passés …s’intitola il percorso artistico nel vecchio borgo, dove in continuazione lo sguardo si posa su sculture, installazioni, opere pittoriche contemporanee. Prima di noi, a Étroubles, sono passati Salassi, Romani, Burgundi, Ostrogoti, Bizantini, Merovingi, Carolingi, Saraceni, re e imperatori, santi, papi e vescovi, generali con i loro soldati, mercanti, viaggiatori, pellegrini: tutti diretti al valico del Gran San Bernardo o in arrivo dalla Svizzera. Era naturale, dopo questo via vai durato secoli, che Étroubles, smantellati gli skilift e con la crisi del turismo alle porte, cercasse un modo per sopravvivere.



L’ha trovato tornando alla sua antica vocazione di luogo di passaggio: qui circolano idee, s’incrociano opere e correnti artistiche, si mettono in piedi grandi mostre. Così, la piccola stazione sulla Via Francigena è diventata un centro culturale di prim’ordine in Valle d’Aosta, senza disperdere le sue tradizioni, come l’emozionante Veillà che fa risorgere per una sera i vecchi mestieri della montagna, e il carnevale della Comba Frèide con le sue maschere e i chiassosi costumi ispirati alle uniformi napoleoniche... e poi...
Sci alpino e nordico, snowboard, alpinismo e tutte le attività legate alla montagna, sia d’inverno sia d’estate: il comprensorio sciistico del Gran San Bernardo si sviluppa da 1640 a 2450 m. di altitudine, con 22 km di piste da sci di discesa. Le piste per lo sci di fondo partono da Etroubles e proseguono (18 km. in tutto) nei comuni di Saint-Oyen e Saint-Rhémy-en-Bosses. In estate, nella valle del Gran San Bernardo i bivacchi alpini, come il Molline a 2415 m., favoriscono l’escursionismo in alta quota, ma esistono anche numerosi percorsi accessibili a tutti.



COSA VEDERE:
Il borgo medievale con il suo museo a cielo aperto: Étroubles è una galleria d’arte contemporanea permanente allestita in collaborazione con la prestigiosa Fondation Gianadda di Martigny. Lungo le stradine in ciottolato, oltre alle particolari opere d’arte, si possono scoprire angoli pittoreschi con splendidi fontanili e antiche abitazioni in pietra con tetti in lose.
- La Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta: l’edificio, riedificato attorno al 1815 sui resti di un’antica chiesa preesistente, conserva un piccolo museo di reperti liturgici del XV secolo.
- Le cappelle: cinque cappelle rurali sorgono a testimonianza della devozione e della religiosità degli abitanti dei villaggi, tra cui quella di Echevennoz, la più antica della parrocchia, dedicata alla Madonna delle Nevi.

NATURA E SPORT
Étroubles non è solo arte e storia, ma anche sport e attività all’aria aperta. La zona è delimitata da un anfiteatro costituito da magnifiche montagne, tra cui il Mont Vélan e il Mont Fallère, ed è ideale per i soggiorni in ogni periodo dell’anno: in estate gli amanti del trekking possono scegliere tra facili escursioni, lunghe traversate in valloni incontaminati, tratti della Via Francigena, oppure possono partire per itinerari su più giorni, come lo spettacolare Tour du Mont Fallère, giro ad anello che offre una vista spettacolare sui principali 4000. In inverno, per gli amanti degli sci stretti, da Étroubles parte una pista di fondo lunga 18 km che risale la vallata e, sfiorando diversi graziosi villaggi, raggiunge i 1521 metri di Saint-Rhémy-en-Bosses.

FESTE E TRADIZIONI
- Tradizionale veillà: questa manifestazione simboleggia un momento particolarmente suggestivo nell’estate di Étroubles, poiché rappresenta l’occasione di recuperare le antiche radici culturali del paese. Nel borgo sono riproposti i vecchi mestieri di un tempo e non mancano punti ristoro con diverse specialità locali e tanta musica tradizionale dal vivo.
- Carnevale della Coumba Freida: si tratta di un carnevale decisamente particolare, carico di mistero, storia e stravaganza. Ogni anno si rievoca infatti un evento che ha profondamente colpito la vallata, ovvero il passaggio al colle del Gran San Bernardo delle truppe napoleoniche nel 1800. Le landzette, bizzarre e inquietanti maschere di questo carnevale, indossano costumi colorati e cappelli che ricordano proprio le uniformi dei militari.
PER I PIÙ PICCOLI
Il paese di Étroubles è adatto anche alle vacanze con i bambini, perché è una località poco caotica e immersa nella natura. Le famiglie possono fare lunghe passeggiate nel verde e godere di incantevoli panorami. Per i figli che ancora non camminano, è possibile percorrere con il passeggino il sentiero pianeggiante che si snoda da Étroubles a Saint-Oyen lungo il torrente Artanavaz. Il comune dispone inoltre di tre aree giochi attrezzate per far divertire tutti i bimbi tra scivoli, altalene e dondoli.

PRODOTTI TIPICI DEL BORGO:


La fontina d’alpeggio Dop di Étroubles, ricca di gusto e profumi, è prodotta con latte intero di mucca di razza valdostana. è celebrata come una delle migliori della regione, grazie ai pascoli incontaminati e alla perizia dei casari.

I PIATTI DEL BORGO:



La zuppa con fontina e pane nero, fatto con segala e frumento, richiama uno degli appuntamenti più importanti per la comunità. Ancora oggi, il pane si cuoce nel forno a legna comunitario una volta l’anno, a novembre, e si conserva a lungo sul ratelì (rastrelliere) mediante essicazione.

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